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La ragazzina di 14 anni fuggita in Francia con lo zio 47enne vuole restare insieme a lui
BERLINO - Josephine è tornata a casa. Del suo caso avevano riferito i giornali di mezza Europa: la 14enne era fuggita insieme allo zio che di anni ne ha 47.
Una fuga d'amore terminata lo scorso fine settimana nel sud della Francia, e più precisamente a Valras-Plage, località marina a 70 chilometri da Montpellier, dove la polizia ha individuato la ragazza e suo zio, Gerrit H. Sabato scorso, dopo cinque settimane lontano da casa, la quattordicenne è rientrata nel suo domicilio di Schildow, località del Brandeburgo, insieme ai suoi genitori.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma l'animo dei genitori della 14enne è inquieto e non trova pace. La bella notizia del ritorno a casa, infatti, viene offuscata dalle intenzioni della ragazzina. "Josi vuole restare insieme a suo zio", ha dichiarato il padre alla Bild-Zeitung. Il legame tra la minorenne e il 47enne durerebbe ormai da tempo: "18 mesi fa lui ha iniziato la relazione con la nostra figlia. I due hanno discusso addirittura sul fatto che lui deve andare in prigione. Nonostante ciò mia figlia vuole restare con lui".
I genitori di Josephine sono scioccati e ritengono come unico responsabile lo zio: "Gerrit ha manipolato Josi", ha continuato il padre di Josephine, aggiungendo che sabato scorso, quando lo zio ha chiamato, si è assunto la responsabilità morale di quello che ha fatto, "ma non ha chiesto scusa".
Gerrit H. è indagato dal ministero pubblico di Neuruppin per abusi sessuali su fanciulli. Infatti, come ha riferito alla Berliner Zeitung il procuratore capo Jürgen Schiermeyer, "la relazione tra ragazzina e suo zio sarebbe iniziata quando Josephine aveva 13 anni". Tuttavia per Gerrit H. non è scattato l'arresto. Dapprima sarà sentita dagli inquirenti Josephine. E poi sarà il turno di Gerrit H.
