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ITALIAForte dei Marmi cambia volto, il vento abbatte mille pini

05.03.15 - 21:39
Il sindaco Umberto Buratti parla di una città "che ha cambiato volto, dove sembra passata un'esplosione nucleare"
Forte dei Marmi cambia volto, il vento abbatte mille pini
Il sindaco Umberto Buratti parla di una città "che ha cambiato volto, dove sembra passata un'esplosione nucleare"

ROMA -  Una città diversa dove ci vorranno anni prima che la possano riconoscere i moltissimi turisti, tanti vip, che da anni l'hanno eletta come la loro meta preferita per le vacanze. Forte dei Marmi (Lucca) oggi appare "devastata" e il colpevole questa volta è il vento.

Il sindaco Umberto Buratti parla di una città "che ha cambiato volto, dove sembra passata un'esplosione nucleare". Il forte vento che dalla notte scorsa, e per buona parte della giornata, è soffiato in tutta la Toscana, causando una vittima, si è accanito in particolare proprio al Forte: oltre il 50% di pini e di altri alberi sono venuti giù.

In tutto sarebbero un migliaio, molti dei quali caduti sulle ville e sulle case che rendono unica la località della Versilia: "una cosa così non la ricordano neppure i più anziani" continua Buratti che ha deciso la chiusura delle scuole fino a lunedì prossimo. Analoga decisione è stata presa dal sindaco di Pistoia mentre in molti altri comuni della regione i ragazzi torneranno a scuola venerdì. A Firenze e in altre città tutto regolare fin da domani. Ma è in tutta la Versilia, il parco della Versiliana è devastato, che gli alberi sradicati rischiano di cambiare il paesaggio delle pinete.

Una tempesta di vento, con raffiche che hanno raggiunto anche 159 km/h in Mugello (all'aeroporto fiorentino di Peretola sono state registrate fino a 137 km/h e hanno causato cancellazioni e dirottamenti di voli fino al pomeriggio), che ha reso complicatissima la situazione in tutte le province.

In molti comuni l'energia elettrica è saltata: in mattinata erano oltre 200 mila le utenze senza energia e grazie al lavoro della task force messa in campo da Enel sono state ridotte a 80 mila. Per molti, soprattutto nei paesi di montagna, la normalità tornerà solo domani.

ats ansa

 

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