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Jatuporn Prompan è stato giudicato colpevole di diffamazione ai danni dell'ex premier Abhisit Vejjajiva
BANGKOK - Un leader delle 'camicie rosse' thailandesi, fedeli all'ex primo ministro Thaksin Shinawatra, è stato condannato oggi a due anni di reclusione per aver diffamato un ex premier del campo rivale, Abhisit Vejjajiva, nel corso di un comizio tenuto nel 2009. La sentenza è l'ultima di una serie di condanne contro i 'rossi', una tendenza che secondo molti analisti denota la mancanza di imparzialità del sistema istituzionale e giudiziario thailandese.
Jatuporn Prompan, uno dei maggiori esponenti dei 'rossi' durante le proteste del 2009 e del 2010 a Bangkok poi diventato parlamentare, è stato ritenuto colpevole di aver detto il falso su Abhisit accusandolo di aver "ordinato" uccisioni di manifestanti pacifici nell'aprile 2009, un'accusa che tra l'altro è stata ripetuta da più leader del movimento specie dopo i 91 morti e 2 mila feriti nella repressione militare delle rivolte dei 'rossi' nel 2010.
La settimana scorsa, il Parlamento nominato dalla giunta militare ha votato a favore dell'impeachment contro l'ex prima ministra Yingluck Shinawatra (sorella minore di Thaksin), deposta per via giudiziaria poco prima del golpe dello scorso maggio. Decine di attivisti 'rossi' sono stati arrestati nelle settimane successive al colpo di stato, e rilasciati solo con l'impegno di restare fuori dalla politica.
Al contrario, nessun provvedimento giudiziario è stato preso contro i leader delle proteste anti-governative durate sette mesi e conclusesi con il golpe, nonostante abbiano impedito lo svolgimento di elezioni che con ogni probabilità avrebbero confermato in carica il governo di Yingluck. L'ex vicepremier Suthep Thaugsuban, che ha guidato quelle manifestazioni, è da allora diventato monaco.
Ats Ans
