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UCRAINATorna alta la tensione, prorussi al contrattacco

24.01.15 - 13:17
I separatisti conquistano l'aeroporto di Donetsk e la cittadina di Krasni Partizan. La pace sembra allontanarsi
Torna alta la tensione, prorussi al contrattacco
I separatisti conquistano l'aeroporto di Donetsk e la cittadina di Krasni Partizan. La pace sembra allontanarsi

KIEV - Tornano a inasprirsi i combattimenti nel sud-est ucraino dilaniato dalla guerra. E, secondo alcuni analisti, i ribelli - che hanno da poco conquistato l'aeroporto di Donetsk - avrebbero scatenato i nuovi attacchi per poter contrattare un nuovo cessate il fuoco da una posizione di vantaggio, controllando un territorio più vasto in vista della demarcazione dei "confini". Mentre il Cremlino - accusato di sostenere i separatisti - avrebbe interesse a continuare a destabilizzare politicamente ed economicamente un'Ucraina in cui l'anno scorso è salito al potere un governo filo-occidentale che punta addirittura all'ingresso nella Nato.

Per ora il leader ribelle, Aleksandr Zakharcenko, dichiara di non voler cercare un compromesso con Kiev per una tregua. Ma in realtà la porta della diplomazia resta solo socchiusa. Lo stesso Zakharcenko ieri ha sottolineato di essere pronto a parlare con il presidente ucraino Petro Poroshenko. Ma "solo con lui".

Un accordo di pace appare comunque al momento drammaticamente lontano: saltato il vertice in "formato Normandia" tra Putin, Hollande, Poroshenko e Merkel previsto il 15 gennaio ad Astana, mercoledì i ministri degli Esteri dei quattro Paesi si sono incontrati a Berlino e hanno lanciato un appello per il ritiro delle armi pesanti dalla linea di fuoco.

Ma le ultime stragi (quella di oggi a Mariupol e quella di giovedì a Donetsk) rendono chiaro che l'"accordo" è rimasto lettera morta. Mosca da parte sua potrebbe avere interesse a far proseguire i combattimenti, non per annettersi il Donbass come ha già fatto con la Crimea, ma per destabilizzare l'Ucraina, la cui economia - da tempo in recessione - è messa in ginocchio dal conflitto nel sud-est ed è sempre più dipendente dai miliardi degli alleati occidentali e del Fmi. La Russia - pur in crisi economica - punta inoltre a un'Ucraina federale, dove il sud-est russofono e in buona parte avverso al governo di Kiev, le permetterebbe di condizionare la politica interna dell'Ucraina. E scongiurare il suo ingresso nella Nato.

ats ansa

 

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