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NIGERIA"Colpire le scuole? Una strategia efficace per seminare il terrore"

09.05.14 - 08:56
Per l'esperto di Nigeria, "per contrastare Boko Haram bisogna combattere la povertà e l’ingiustizia sociale"
Foto d'archivio (Keystone)
"Colpire le scuole? Una strategia efficace per seminare il terrore"
Per l'esperto di Nigeria, "per contrastare Boko Haram bisogna combattere la povertà e l’ingiustizia sociale"

LAGOS - Mentre cresce la mobilitazione per la liberazione delle quasi 300 liceali nigeriane rapite da Boko Haram, per capire meglio cosa sia quest’organizzazione terroristica abbiamo sentito Jochen Kirsch, esperto di Nigeria che collabora con il Centro di Studi Africani dell’Università di Basilea ed è responsabile del programma Nigeria per la Mission 21 della Chiesa evangelica renana.

Cos’è Boko Haram?
È un’organizzazione fondamentalista islamica. L’espressione “Boko Haram”, in lingua hausa, può essere tradotto con “l’educazione occidentale è peccato”. Boko Haram sostiene che l’ingiustizia sociale e la corruzione sono il risultato della civilizzazione occidentale, diffusa attraverso il sistema educativo europeo.

Perché attaccano le scuole?
Perché sono contrari al sistema d’istruzione di tipo occidentale e vogliono che sia abolito, specialmente per le ragazze. Dal loro punto di vista, le donne non necessitano di alcun tipo di educazione formalizzata perché devono essere madri e domestiche all’interno della famiglia. Un’altra ragione è che attaccare le scuole è un modo estremamente efficace di provocare il terrore: i genitori degli scolari non sanno quale sarà la prossima scuola a essere colpita. A essere attaccati sono sia istituti frequentati da musulmani sia da cristiani.

Qual è il loro obiettivo?
I loro nemici originari sono il governo nigeriano, che sostiene questo tipo di sistema educativo, e le élite musulmane tradizionali, considerate troppo lassiste. Boko Haram vuole instaurare uno Stato islamico almeno nel Nord della Nigeria in cui la Sharia sia applicata in modo rigido. La Legge islamica è già presente come fonte del diritto nella maggior parte degli Stati della Nigeria settentrionale, ma l’organizzazione chiede che si passi a un’interpretazione più inflessibile. Boko Haram ha poi un secondo obiettivo, che è quello di rimuovere i cristiani dalla Nigeria del Nord per avere meno ostacoli nel loro progetto di Stato islamico.

Non è vero che i cristiani, secondo la religione islamica, dovrebbero poter vivere in Terra d’Islam come comunità autonome protette (‘dhimma’)?
È vero e infatti la maggior parte dei musulmani nella Nigeria settentrionale non si trova d’accordo con Boko Haram, con quello che fa e con la sua interpretazione dell’Islam. Purtroppo, però, è molto difficile parlare per chi non è d’accordo con Boko Haram. Innanzitutto perché culturalmente è difficile criticare un correligionario in pubblico. Poi, perché chi vorrebbe parlare ha paura di ritorsioni. Un discreto numero di musulmani che hanno criticato Boko Haram sono infatti stati uccisi. Boko Haram agisce nell’ombra e non si può mai sapere chi sia membro dell’organizzazione o connesso alla stessa, quindi non ci si può fidare a parlare con nessuno.

Lo Stato è incapace di contrastare Boko Haram?
Lo Stato tenta di farlo, ma è un compito molto difficile a causa delle infiltrazioni dell’organizzazione nella politica. Lo stesso presidente Goodluck Jonathan ha ammesso in un’intervista di essere convinto che membri della sua stessa corrente politica in parlamento sono anche membri di o connessi con Boko Haram. Quindi l’organizzazione terroristica è sempre ben informata sulle mosse che il governo centrale attua per tentare di contrastarla.

Cosa bisognerebbe fare per combattere Boko Haram?
Bisognerebbe mutare il sistema politico e debellare l’ingiustizia sociale e la povertà. La democrazia è ancora molto giovane in Nigeria e l’accesso al sistema politico passa sempre dalla strumentalizzazione a proprio vantaggio dei conflitti sociali, etnici e religiosi. Per quanto riguarda la povertà, invece, in Nigeria Boko Haram trova un bacino di reclutamento pressoché infinito nella disperazione e nella mancanza di prospettive in cui versano soprattutto i giovani (più del 50% della popolazione ha meno di 15 anni). Chi non ha alcuna prospettiva è ben disposto a unirsi all’organizzazione anche se non ne condivide particolarmente i principi. Per chi non ha alcun futuro anche una piccola prospettiva, una piccola quantità di denaro può fare la differenza.

Le connessioni fra politica e Boko Haram sono così strette?
I membri di Boko Haram sono collegati con le alte sfere politiche locali, che li proteggono. Questi politici simpatizzano con Boko Haram o sono pronti a strumentalizzare l’organizzazione a fini politici e in chiave elettorale, per esempio evidenziando che il governo centrale non è in grado di garantire la sicurezza nel Nord del paese.

Qual è la composizione etnico religiosa della Nigeria?
La Nigeria ha una popolazione di circa 170 milioni di abitanti e, grosso modo, la metà di loro è cristiana e la metà musulmana. Sempre generalizzando molto, la maggior parte dei cristiani vive nel Sud della Nigeria e la maggior parte dei musulmani nel Nord. 

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