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BERLINOGay: a Berlino sfila il Pride, pressioni sulla Merkel

22.06.13 - 18:54
Gay: a Berlino sfila il Pride, pressioni sulla Merkel
BERLINO - La Porta di Brandeburgo torna protagonista ancora una volta, e nel giro di pochi giorni, come vero e proprio simbolo della libertà. Dopo lo storico discorso pronunciato mercoledì scorso dal presidente americano Barack Obama, oggi il simbolico monumento della capitale tedesca ha fatto da sfondo al 35esimo Gay Pride.

Decine di migliaia di persone - 500mila stimano gli organizzatori - tra sostenitori della comunità Lgbt, simpatizzanti e non solo hanno chiesto che si abbattano i muri e hanno reclamato l'uguaglianza dei diritti per le coppie dello stesso sesso. Una lunga marcia, insieme ad una cinquantina di carri, lungo un percorso che ha attraversato il centro storico di Berlino, dalla Kurfürstendamm, al grande parco di Tiergarten fino alla Porta di Brandeburgo.

Oltre alle bandiere con i colori dell'arcobaleno, alla musica pop, a qualche travestimento e faccia truccata, al corteo della 'Christopher Street Day Parade", non sono mancati anche i riferimenti politici in vista delle elezioni legislative del 22 settembre.

Tra i numerosi cartelloni anche quello con su scritto "Sfilare, votare, cambiare", polemico nei confronti del partito conservatore Cdu della cancelliera Angela Merkel, contrario all'uguaglianza fiscale per le coppie dello stesso sesso. Il Gay Pride di Berlino ha anche voluto mandare un messaggio al presidente Vladimir Putin, ponendo l'attenzione sulla situazione degli omosessuali in Russia e dopo che ieri la Duma ha approvato la controversa legge che vieta l'adozione di bambini russi da parte di coppie gay e single residenti in Paesi dove è stato legalizzato il matrimonio omosessuale.

A Berlino, il Gay Pride è stato celebrato per la prima volta il 30 giugno del 1979. Alla parata dello scorso anno hanno sfilato circa 700mila persone. Recentemente La Corte costituzionale tedesca ha ordinato al Parlamento di equiparare il regime fiscale delle coppie omosessuali a quello delle coppie eterosessuali, giudicando incostituzionale la differenza di trattamento fiscale basato sull'orientamento sessuale. La Germania riconosce dal 2001 le unioni civili tra persone dello stesso sesso con diritti simili a quelli del matrimonio, tranne che in campo fiscale e per l'adozione.

ATS
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