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NEW YORKOnu: commercio armi; bozza trattato debole, non regola droni

25.03.13 - 20:54
Onu: commercio armi; bozza trattato debole, non regola droni
NEW YORK - Tutta in salita la strada verso l'approvazione del primo Trattato sul commercio delle armi, i cui negoziati sono in corso al quartier generale dell'Onu, a New York. A tre giorni dal termine delle trattative, il prossimo 28 marzo, è stata elaborata una nuova bozza del documento, che tuttavia non soddisfa gli attivisti e diversi Stati membri, i quali sperano in un trattato forte con regole severe sulla compravendita di armi.

Il tentativo è quello di adottare un testo condiviso, e per fare questo è necessario anche l'assenso degli Stati Uniti, sinora restii a firmare. L'ultimo tentativo di negoziazione, nel luglio scorso, si era concluso con un nulla di fatto proprio perché Usa, Russia e Cina avevano chiesto più tempo.

Pochi giorni fa il segretario di Stato americano, John Kerry, ha dichiarato che gli Usa - primi produttori al mondo di armi - sono pronti per un trattato forte, ma non accetteranno mai un documento che "attenti al Secondo Emendamento della Costituzione, quello che riconosce a ogni cittadino il diritto di possedere un'arma" e crei problemi alle imprese che esportano pistole e fucili.

La nuova bozza è stata criticata duramente dagli attivisti in quanto non impedirebbe i trasferimenti verso Paesi nei quali le armi potrebbero essere utilizzate per commettere o facilitare esecuzioni sommarie e torture. Le proteste arrivano tramite i portavoce della campagna Control Arms, creata da Amnesty International nel 2003 con il sostegno di centinaia di organizzazioni non governative: ritengono che il documento vada modificato poiché la versione attuale non risponde alle esigenze di chi chiede regole severe, ma al contrario si piega alle richieste dei maggiori esportatori.

ATS
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