Cerca e trova immobili

RUSSIA«Una follia, non so se ridere o piangere», per Serebrennikov accolti i domiciliari

23.08.17 - 11:51
Il regista russo, già ospite al Pardo, davanti al giudice per il processo al Gogol Center: «Così mi ringraziano per il mio lavoro», davanti al tribunale la folla
Keystone
«Una follia, non so se ridere o piangere», per Serebrennikov accolti i domiciliari
Il regista russo, già ospite al Pardo, davanti al giudice per il processo al Gogol Center: «Così mi ringraziano per il mio lavoro», davanti al tribunale la folla

MOSCA - «Tutto questo è una follia, forse ci scriverò su un libro». Così il regista Kirill Serebrennikov ha commentato il suo arresto, secondo quando riferiscono alcuni media russi. «Presentimenti? Non ne ho più», ha confidato a chi gli ha parlato mentre si trova in una cella infestata, a quanto pare, dagli scarafaggi.

«Non mi picchiano, almeno questo. Mi accusano di una cosa incredibile, quando ho letto l'atto d'incriminazione non sapevo cosa fare, se piangere, ridere, indignarmi ad alta voce...», ha aggiunto il regista.

«Davvero - ha proseguito - non si sa a come reagire a una cosa del genere, è come se mi accusassero di aver scavato un tunnel da Londra a Mumbai. Dicono che ho creato la Platforma con l'obiettivo di rubare, sin dall'inizio, i fondi statali, e proprio con questo fine sono andato dal presidente». Ovvero Dmitri Medvedev, che allora, al tempo dei fatti, era il leader del Cremlino.

«Mi accusano di essere l'organizzatore di una organizzazione a delinquere creata appositamente per l'appropriazione indebita. Io - ha aggiunto - sono direttore artistico e non ho nulla a che fare con le finanze, non me ne intendo affatto. Per trattare i fondi ci sono persone con un'istruzione adeguata. Ma sono sicuro che nessuno mai al Gogol Center si è prefisso l'obiettivo di rubare qualcosa. Pensavo mi avrebbero ringraziato per ciò che ho fatto negli ultimi tre anni invece parlo da una cella».

Folla di nomi di spicco davanti al tribunale - Davanti al tribunale di Mosca dove è attesa la decisione dei giudici sulle misure di custodia cautelare ai danni del regista Kirill Serebrennikov si sono radunate centinaia di persone - tra queste molti giornalisti - e la polizia sta cercando di contenere la folla sui marciapiedi.

Tra di loro ci sono molti nomi noti del panorama culturale russo, come la scrittrice Liudmila Ulitskaia. Lo riportano diversi media. Il Comitato Investigativo, stando a una fonte di Interfax, avrebbe chiesto per il regista i domiciliari e non la carcerazione.

Domiciliari fino al 19 ottobre - l tribunale Basmanny di Mosca ha accolto la richiesta dei magistrati e ha disposto il regime di arresti domiciliari - fino al 19 ottobre - per il regista Kirill Serebrennikov. La sentenza è stata accolta da applausi dai sostenitori del regista. In strada la folla gridava "vergogna vergogna".

«Impugneremo i domiciliari» - I legali del regista Kirill Serebrennikov hanno annunciato che impugneranno la decisione del tribunale Basmanny di Mosca di disporre i domiciliari per il regista fino al 19 ottobre. «Abbiamo tre giorni per impugnare la decisione, lo faremo sicuramente», ha detto l'avvocato Dmitri Kharitonov.
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE