Sono 7'025, invece, gli esiti di inagibilità (circa il 28%) mentre 3'798 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili (oltre il 15%). 1209 le persone assistite, 34 in tende sparse
ROMA - Proseguono le verifiche di agibilità sugli edifici privati, iniziate nei primi giorni di settembre. Risultano a oggi 25'355 le schede di valutazione relative a sopralluoghi su edifici privati da cui risultano 12'653 immobili dichiarati agibili (il 50%) e 1'266 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno.
Sono 7'025, invece, gli esiti di inagibilità (circa il 28%) mentre 3'798 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili (oltre il 15%). Infine sono 613 (pari al 2%) le schede cosiddette senza esito, ovvero quelle relative a immobili da considerarsi ruderi o dichiarati inagibili per motivi pregressi al sisma che il 24 agosto ha colpito il centro Italia. Lo rende noto un comunicato della Protezione civile della penisola.
In particolare, - spiega il comunicato - nella Regione Lazio sono 5651 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 2065 edifici dichiarati agibili (il 36%) e 451 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 2366, invece, gli esiti di inagibilità (il 42%) mentre 669 (circa il 12%) sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e 100 sono le schede senza esito.
Nella Regione Marche - prosegue inoltre la nota della Protezione civile - sono 9364 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 3965 edifici dichiarati agibili (oltre il 42%) e 434 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3066, invece, gli esiti di inagibilità mentre 1674 (oltre il 17%) sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e, infine, sono 225 le schede cosiddette senza esito.
Nella Regione Umbria - sottolinea ancora il comunicato - sono 5310 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 3323 edifici dichiarati agibili (quasi il 63%) e 236 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 902, invece, gli esiti di inagibilità (il 17%) mentre 701 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e sono 148 le schede senza esito.
Nella Regione Abruzzo - conclude la nota della Protezione civile - sono 5030 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 3300 edifici dichiarati agibili (il 65%) e 145 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 691, invece, gli esiti di inagibilità (il 14%) mentre 754 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e infine sono 140 le schede senza esito, ovvero quelle relative a ruderi dichiarati inagibili per motivi pregressi al sisma del 24 agosto.
1209 le persone assistite, 34 in tende sparse - A due mesi dal sisma che ha sconvolto il centro Italia prosegue l'impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile: sono in fase di completamento, infatti, le attività di smontaggio delle ultime aree di accoglienza allestite, dopo la scossa, per chi non è potuto rientrare nelle propria abitazione.
A oggi sono 1209 le persone assistite dal sistema di accoglienza, che ha raggiunto, il 5 settembre, un picco massimo di 4807 persone, su un totale di 43 fra campi e strutture polivalenti. Le persone ancora alloggiate in tenda, ormai sono solo trentaquattro: 22 nelle Marche, per lo più in tende sparse sul territorio, mentre nel Lazio, nell'unico campo a Saletta, frazione di Amatrice, sono ospitate 6 persone, così come in Umbria dove sono 6 gli allevatori in tende nei pressi delle loro attività. I dati sono resi noti da un comunicato della Protezione civile.
Ad Amatrice, come noto, con l'obiettivo di garantire un punto di riferimento e di supporto alla popolazione, rimarrà ancora aperta l'area di accoglienza di Saletta a cui si aggiungeranno tre mense, gestite dalla Regione Lazio, ad Amatrice centro, Saletta e Torrita, in sostituzione di quelle che erano funzionanti nelle aree di accoglienza ormai chiuse.
Resta stazionario il dato dei cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive distribuite nelle province interessate dal sisma: sono complessivamente 896, di cui oltre 400 negli hotel di San Benedetto del Tronto. Sono invece in 145 - tra abruzzesi, amatriciani e accumolesi - ad aver scelto di trasferirsi presso le abitazioni del progetto C.A.S.E., messe a disposizione nel comune dell'Aquila, o nei MAP localizzati in altri comuni d'Abruzzo. Restano, infine, 134 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto.