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REGNO UNITOVedova potrà rimanere incinta del suo defunto marito

28.09.16 - 16:15
Il consenso firmato dall’uomo prima di morire era ormai scaduto, ma un giudice le ha comunque dato ragione
Vedova potrà rimanere incinta del suo defunto marito
Il consenso firmato dall’uomo prima di morire era ormai scaduto, ma un giudice le ha comunque dato ragione

LONDRA - La Corte suprema inglese ha dato ragione a una vedova dell’East Sussex che ha a lungo battagliato contro la burocrazia per poter rimanere incinta del proprio defunto marito. Prima che quest’ultimo morisse la coppia aveva intrapreso con successo alcuni cicli di fertilizzazione in vitro che avevano prodotto degli embrioni. Il consenso firmato dal coniuge per la conservazione degli stessi, tuttavia, era ormai scaduto e la clinica che ne è responsabile avrebbe dovuto distruggerli.

«Voglio essere madre e voglio dare alla luce il figlio di mio marito: ci siamo scelti, era un uomo meraviglioso e voglio avere dei figli da lui», aveva dichiarato la donna alla Bbc. «È solo una questione di burocrazia: permetteranno che quegli embrioni muoiano», aveva aggiunto sottolineando che questa era la sua «ultima possibilità».

Clive Jefferies, un veterano della guerra nelle Falklands, è deceduto improvvisamente nell’aprile del 2014 all’età di 51 anni a causa di un’emorragia cerebrale. Con la moglie Samantha, 42 anni, aveva inizialmente dato il consenso alla conservazione degli embrioni per 10 anni. Per ragioni di finanziamento pubblico e per la volontà di «mantenere un contatto più regolare con le coppie», la clinica aveva tuttavia chiesto loro di ridurre il consenso a 2 anni, da rinnovare.

Dopo la morte del marito, Samantha aveva così ricevuto a inizio 2015 una lettera del Sussex Downs Fertility Centre che l’avvisava che il consenso sarebbe scaduto nell’agosto di quell’anno. La struttura non avrebbe potuto legalmente conservare oltre gli embrioni. La causa intentata da Jefferies e una nuova direttiva delle autorità che fissa il consenso minimo a 10 anni avevano finora evitato la loro distruzione.

«Finita in tribunale a causa degli errori altrui»

«Ovviamente è giusto» che gli embrioni della coppia siano conservati per 10 anni, ha dichiarato oggi il giudice James Munby emettendo la sentenza. Secondo il magistrato, Samantha è finita in tribunale solo a causa di errori commessi da altri.

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