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AUSTRALIA / TIMOR ESTConfini marini per i giacimenti di petrolio, prima vittoria di Timor Est

27.09.16 - 08:17
Prima vittoria di Timor Est in una disputa con l'Australia sui confini marini nello stretto che li separa, ricco di giacimenti di petrolio e gas
Confini marini per i giacimenti di petrolio, prima vittoria di Timor Est
Prima vittoria di Timor Est in una disputa con l'Australia sui confini marini nello stretto che li separa, ricco di giacimenti di petrolio e gas

CANBERRA / DILI - Prima vittoria di Timor Est in una disputa con l'Australia sui confini marini nello stretto che li separa, ricco di giacimenti di petrolio e gas. La Corte permanente di Arbitrato all'Aia ha respinto la posizione di Canberra secondo cui la Corte stessa non aveva giurisdizione in materia.

Ha stabilito invece di essere "competente a continuare con la procedura di arbitrato" avviata da Timor Est verso Canberra lo scorso aprile.

I confini correnti nello stretto di Timor furono stabiliti in via provvisoria nel 2002 quando Timor Est era sotto occupazione indonesiana, e quindi con Giacarta, e prorogati nel 2006 dopo l'indipendenza. Non seguono la linea mediana e lasciano in campo australiano la massima parte dei giacimenti, del valore stimato pari a quasi 28 miliardi di euro.

La delegazione timorese, guidata dall'ex presidente Xanana Gusmao, eroe della guerriglia contro la brutale occupazione indonesiana, ha sostenuto davanti alla Corte che il trattato provvisorio è ingiusto e contravviene al diritto internazionale. In particolare perché durante i negoziati del 2006 l'Australia ha spiato sulle riunioni del governo di Dili con microspie nascoste nei muri da falsi operatori umanitari. "Abbiamo combattuto e sofferto tanto per la nostra indipendenza e Timor-Leste non si fermerà finché non avremo conseguito i nostri diritti di sovranità sia sulla terra che sul mare", ha detto.

La giuria di cinque giudici ha stabilito che la disputa dovrà essere risolta secondo la Convenzione Onu sul diritto del mare, piuttosto che secondo l'accordo del 2006. Ha inoltre stabilito che lo scambio di lettere fra Canberra a Dili "non costituisce un accordo perché non era legalmente vincolante".

Australia e Timor Est sono le prime nazioni a ricorrere al processo Onu di conciliazione obbligatoria secondo la legge del mare. La decisione della Corte Permanente di Arbitrato potrà avere ripercussioni sulle annose dispute in corso nel Mar Cinese Meridionale fra Cina e diversi Paesi della regione.

ats ansa

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