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La democrazia indiretta dell'Europarlamento compie oggi 40 anni
BRUXELLES - Sono passati 40 anni da quando, il 20 settembre del 1976, i rappresentanti dei nove Stati membri che all'epoca componevano la Comunità economica europea (Italia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Regno Unito, Irlanda e Danimarca) sottoscrissero a Bruxelles l'atto di nascita del Parlamento eletto direttamente dai cittadini, l'unica istituzione Ue ad avere questa peculiarità.
Le prime votazioni per l'elezione a suffragio universale degli europarlamentari - allora erano 410 contro i 751 di oggi - si svolsero tra il 7 e 10 giugno del 1979. Da allora i poteri dell'assemblea di Strasburgo sono cresciuti molto, soprattutto dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che ha esteso il campo di applicazione della procedura di codecisione in base alla quale la stragrande maggioranza dei provvedimenti Ue, prima di diventare operativa, deve ricevere l'approvazione del Pe.
Ma rispetto alle elezioni del 1979, nonostante l'accresciuto ruolo acquisito nel processo legislativo, la percentuale dei votati sul totale degli aventi diritto è progressivamente e inesorabilmente diminuita scendendo dal 61,99 al 42,54 per cento delle elezioni che si sono svolte nel maggio del 2014.
