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Nel frattempo gli Usa stanno valutando i documenti consegnati dalla Turchia
HOUSTON - Per il direttore esecutivo del Gülen Institute presso l'università di Houston Dogan Koc, vicino al predicatore Fetullah Gülen ex-alleato nella conquista del potere e oggi arci-nemico del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan vuole "imporre una dittatura in Turchia".
Koc lo ha detto in una intervista pubblicata dal quotidiano digitale spagnolo El Confidencial. Secondo il direttore del Gülen Institute il presidente turco "sta usando il tentativo di colpo di stato per eliminare tutti gli oppositori e tutte le voci critiche del paese".
Il tentato putsch "gli ha dato l'opportunità che ricercava da tempo". "La sua strategia è usare il golpe per rinforzare il suo controllo assoluto sul paese e imporre la dittatura". Erdogan ha accusato Fetullah Gülen di essere dietro il tentativo dei militari di rovesciarlo ed esige che sia estradato dagli Usa, dove vive.
Secondo Koc però è improbabile che Washington accetti: "è un paese democratico che rispetta i diritti umani e le garanzie giudiziarie alle persone". Il direttore dell'Istituto Gülen ha anche detto di "non sapere chi possa fermare" il 'sultano' di Ankara.
"Erdogan non si preoccupa minimamente dell'opinione che la comunità internazionale può avere del suo regime". "In 15 giorni ha messo a tacere tutta l'opposizione e posto sotto il suo controllo tutti i mezzi di comunicazione del paese. Ha creato una mafia".
"Sono molto pessimista circa il futuro della Turchia" ha detto ancora: "ho la sensazione che Erdogan ormai abbia imposto una dittatura".
Gli Usa valutano i documenti - Il Dipartimento di Giustizia sta valutando i documenti su Fetullah Gülen consegnati dalla Turchia. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Mark Toner, sottolineando che è "assurdo" dire che gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo nel golpe.
