Philadelphia, città dove ieri si sono conclusi gli stati generali del Partito Democratico, è nota in tutti gli States per essere la patria di un panino molto appetitoso
WASHINGTON - Con un appassionato e intenso discorso della candidata alla presidenza Hillary Clinton sul palco della Wells Fargo Arena, si sono conclusi ieri gli stati generali del Partito Democratico americano. L’ex Segretario di Stato ha accettato la nomina ufficiale del suo partito e il prossimo 8 novembre sfiderà l’agguerrito candidato repubblicano Donald Trump. La Convention Democratica si è svolta a Philadelphia, la più importante città della Pennsylvania. Nota per la sua straordinaria storia, intimamente legata a quella della nazione, è il luogo sacro in cui furono firmate sia la Dichiarazione d’indipendenza che la Costituzione. Ma Philly – come la chiamano affettuosamente gli abitanti – è anche famosa per essere la patria della deliziosa “cheesesteak”, il panino alla carne di manzo con cipolla e formaggio fuso. E così anche durante la Convention, tantissimi volti noti della politica americana si sono concessi una pausa per assaggiare la “Philly cheesesteak”.
Secondo la leggenda, questa variazione fu inventata nel cuore dell’Italian Market, da un immigrato di origini abruzzesi. “Mio zio Pat Olivieri è ufficialmente considerato il “papà” della cheesesteak – racconta Frank Jr. Olivieri, che oggi gestisce il ristorante di famiglia su 9th Street nella zona sud della città. “Negli anni Trenta, Pat e suo fratello Harry vendevano hot dog proprio qui. Un giorno lo zio decise di cucinare qualcosa di diverso per sé e sostituì il wurstel con della carne di manzo appena comprata dal macellaio italiano all’angolo. Un tassista, cliente abituale, vide lo strano sandwich e gli chiese di assaggiarlo. Lo trovò talmente gustoso che suggerì a Pat di metterlo nel menù. Qualche tempo dopo, un dipendente provò ad aggiungere il formaggio fuso. Ed ecco il miracolo della cheesesteak”. Oggi questo panino è popolarissimo non solo in Pennsylvania, ma in tutti gli Stati Uniti. “È un grande onore per me e per la mia famiglia”. Ma la storia non finisce qui, perché a contendere il titolo di “re della cheesesteak” c’è anche un altro italoamericano: Joey Vento, l’eccentrico proprietario di “Geno's Steaks”, fondato nel 1966. I due ristoranti sono l’uno di fronte all’altro e negli anni i media hanno alimentato la leggenda di questa faida nel cuore della Little Italy di Philadelphia. Le famiglie Olivieri e Vento hanno per decenni fatto a gara cercando di conquistare il cuore (e la pancia) dei loro clienti. Tra essi non si contano le celebrità. Politici, cantanti, attori e vip non rinunciano ad addentare la buonissima cheesesteak, magari a tarda sera, visto che Geno e Pat sono aperti 24 ore. Da Merylin Monroe a Sophia Loren, da Bill Clinton a Barack Obama. “Ma abbiamo seppellito l’antica rivalità – scherza Frank - io e Geno Vento, il figlio di Joey, siamo ottimi amici, anche se la gente non ci crede!”.