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VATICANOStorico abbraccio tra Papa e Imam sunnita

23.05.16 - 20:04
Dopo cinque anni di gelo, questo incontro vuole riaprire il dialogo tra Chiesa e Islam, ribadendo nel contempo il "No" comune a violenza e terrorismo
Storico abbraccio tra Papa e Imam sunnita
Dopo cinque anni di gelo, questo incontro vuole riaprire il dialogo tra Chiesa e Islam, ribadendo nel contempo il "No" comune a violenza e terrorismo

CITTÀ DEL VATICANO - Un abbraccio che scioglie cinque anni di gelo e un incontro che di per sé è "un messaggio". Oggi Papa Francesco ha incontrato lo Sceicco Amhed al Tayyeb, Grande Imam di Al Azhar, università del Cairo e è uno dei principali centri di insegnamento dell'islam sunnita.

Un faccia a faccia di mezz'ora per parlare di pace nel modo e ribadire insieme un deciso "no" alla violenza e al terrorismo.

Ma soprattutto si apre un nuovo capitolo nelle relazioni tra la Chiesa e l'Islam. Il Papa ha ricevuto l'Imam nella sua Biblioteca e lo ha accolto, riferisce l'entourage di Bergoglio, con parole chiare: "questo incontro è un messaggio", mettendo dunque in risalto l'importanza dell'evento di per sé.

Circa mezz'ora il faccia a faccia, poi l'abbraccio e i doni. Francesco, a suggello di questo storico incontro, ha regalato al Grande Imam il medaglione con l'ulivo della pace.

L'incontro tra il Papa e l'Imam di Al Azhar è stato "molto cordiale", ha riferito il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. I due interlocutori "hanno rilevato il grande significato di questo nuovo incontro - sono ancora parole di Lombardi - nel quadro del dialogo fra la Chiesa cattolica e l'Islam. Poi si sono intrattenuti sul tema del comune impegno delle autorità e dei fedeli delle grandi religioni per la pace nel mondo, il rifiuto della violenza e del terrorismo, la situazione dei cristiani nel contesto dei conflitti e delle tensioni nel Medio Oriente e la loro protezione".

Era il 2011 quando Al Azhar, centro che forma migliaia di imam l'anno e che è considerato un punto di riferimento dell'islam moderato, decise di sospendere i rapporti con il Vaticano, che comunque da diversi anni non erano più costanti. "I problemi erano seguiti non alla lezione di Papa Ratzinger a Ratisbona - spiega Anba Kyrillos William Samaan, vescovo copto cattolico di Assiut -, ma alle dichiarazioni di Benedetto XVI seguite all'attentato alla cattedrale copta di Alessandria: in quell'occasione, il Pontefice aveva richiamato le responsabilità delle autorità locali nella difesa dei cristiani". Parole che erano state lette come un'ingerenza.

In questi anni però molti sono stati i contatti informali e costante l'opera di riavvicinamento condotta dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, che oggi era presente all'incontro e che ha accolto l'Imam egiziano in Vaticano per condurlo da Papa Francesco.

Decisiva poi la missione a febbraio di quest'anno della delegazione vaticana al Cairo nel corso della quale fu espressa "la necessità di una ripresa del dialogo tra le due istituzioni"; in quell'occasione fu consegnata una lettera in cui il card. Tauran indicava "la sua disponibilità a ricevere il Gran Imam e accompagnarlo ufficialmente in udienza dal Santo Padre". Un invito vero e proprio suggellato dall'incontro di oggi.

L'impegno comune per giocare un ruolo contro il terrorismo e contro quella che il pontefice definisce "la terza guerra mondiale a pezzi" ha portato all'abbraccio di oggi.

Domani invece al Tayyeb sarà a Parigi per un incontro, sempre all'insegna del dialogo e della pace, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio.

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