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ECUADORCiao Dayko, morto per amor degli uomini

24.04.16 - 17:00
Impegnato nelle operazioni di salvataggio dopo il terremoto, il labrador è stato stroncato da un infarto
Ciao Dayko, morto per amor degli uomini
Impegnato nelle operazioni di salvataggio dopo il terremoto, il labrador è stato stroncato da un infarto

PEDERNALES - Per quattro giorni ha tentato di salvare gli altri. Ha scavato tra le macerie e i cumuli di terra, fiutato l'odore dell'uomo e cercato corpi ancora caldi, ascoltando i lamenti e le flebili grida d'aiuto soffocate da cemento e fango.

Poi, come spesso accade, s'è lasciato andare: ucciso dalla fatica, dallo sforzo, dallo stress. Dal caldo, se si vuole individuare la ragione plausibile di un decesso che sta commuovendo l'Ecuador. Quasi 33 gradi in provincia di Manabi, piegata dal terremoto più che dal meteo; 600 vittime almeno e oltre 7mila feriti che minacciano di crescere ancora. Alla fine hanno provocato un infarto al cane Dayko, labrador di cinque anni e un'esperienza  lunga fra le unità cinofile dei vigili del fuoco, dove lavorava da quando aveva un anno e mezzo.

«Sembrava credesse davvero in quello che faceva, si muoveva con destrezza e velocità nelle operazioni che gli venivano affidate», l'ha ricordato l'istruttore Jorge Ortega, mentre i vigili del fuoco ecuadoregni hanno proclamato una giornata di lutto nazionale, messi alla prova dai sensi di colpa. Perché Dayko, giurano i medici, poteva anche farcela: con riposo e idratazione tempestiva, e acqua fresca almeno ogni ora e mezza nel prosieguo. Ma c'era la gente da mettere in salvo, presto, senza concessioni ai bisogni personali: così venerdì scorso, a ormai una settimana dal sisma che sabato 16 aprile ha colpito l'Ecuador, Dayko è stato stroncato da un arresto cardiaco. Colpito lungo la strada verso Ibarra, dove stava rientrando, è morto qualche ora dopo in caserma, nel cui giardino è poi stato sepolto.

Sette le persone che avrebbe aiutato a individuare ed estrarre dai massi, in quella che era la sua quinta missione ufficiale; in passato Dayko aveva ricevuto anche onorificenze nazionali e internazionali. «Grazie per il tuo impegno eroico a Pedernales e nelle tante emergenze nelle quali ti sei impegnato. Hai tenuto alto il nome della nostra squadra, la K9», hanno scritto i pompieri su Facebook, dove hanno postato anche immagini di un vero e proprio funerale, con tanto di processione a rendere omaggio al defunto. C'è chi, oggi, invece li accusa di non aver riservato al cane l'attenzione che meritava. «È la legge del soccorritore», hanno replicato secchi per iscritto.

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COMMENTI
 

mgk 8 anni fa su tio
Povero.....

mambo 8 anni fa su tio
Ciao Dayko GRAZIE e buon viaggio !
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