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«Ormai Merkel non ci rappresenta più» A Colonia impazza il Carnevale, ma tra un boccale di birra e l'altro si parla d'immigrazione e delle violenze ai danni delle donne: «Non vi è per nulla rispetto»
COLONIA - Zülpicher Straße pullula di gente. È un gran baccano. È la via degli studenti universitari in una città che, su un milione di abitanti, ne conta ben 100mila. Si festeggia, si canta e si balla per strada. Tavole calde, bar e ristoranti diventano punti d'incontro che si riempiono di gente mascherata. La musica popolare si diffonde e un gruppo di ragazzi segue il ritmo e canta a squarciagola. Uwe, Matthias, Eugen, Christoph sono arrivati da Stoccarda per festeggiare il carnevale di Colonia. Sono seduti a un tavolo da festa campestre in un box auto. «Appartiene a un nostro amico che abita qua sopra». La porta è aperta a tutti. Alla gente che si ferma viene offerta una bottiglia di birra. «Nonostante tutto quello che è successo nella notte di San Silvestro, quello di Colonia resta il più bel Carnevale». I giovani brindano, mentre fuori cala la notte coloniese.
A rovinare l'atmosfera di festa è la notizia della violenza subita da una 22enne nella prima serata di Carnevale. Reiner, mentre sorseggia una birra, resta indifferente: «Nulla contro chi chiede aiuto. Ma questi episodi dimostrano e confermano che non vi è per nulla rispetto per le donne. La nostra cancelliera ha perso ormai il contatto con la realtà e con il popolo tedesco. Il "ce la facciamo" se lo può scordare. Ormai Merkel non ci rappresenta più».
