GERMANIADedurre il gatto dalle imposte si può. Sei d'accordo?

MONACO – D’ora in poi, gli esattori delle tasse tedeschi dovranno essere molto più clementi con cani e gatti di casa e (soprattutto) con i loro padroni. Una corte ha infatti stabilito che le spese sostenute per loro possono essere dedotte dalle imposte.

I giudici del Tribunale federale delle finanze – massima istituzione in fatto di tasse – si sono chinati sul caso di una coppia che, partita in vacanza, ha affidato il proprio gatto a un servizio di “cat sitter” e ha allegato la relativa fattura (302,90 €, circa 328 franchi) alla dichiarazione d’imposta 2012. La deduzione che ne è conseguita ha comportato una consistente riduzione della loro imposta sul reddito (20%), che però non è andata proprio giù all’ufficio delle contribuzioni. Quest’ultimo ha infatti impugnato la dichiarazione, ma senza successo.

Con una sentenza emessa oggi, la massima corte delle finanze ha infatti stabilito che la spesa rientra correttamente nella voce “servizi domestici”. Essa è equiparabile, infatti, ad “attività come dare da mangiare agli animali, curarne il pelo, portarli a passeggio, pulire quando sporcano e altre ancora che normalmente sono disbrigate dalla persona assoggettata all’imposta o a un altro membro della famiglia”, ha motivato la corte.