Il socialdemocratico aveva 93 anni ed ebbe un ruolo fondamentale durante la Guerra Fredda
BERLINO - È morto a 93 anni, in Germania, il socialdemocratico Egon Bahr: figura di riferimento e pioniere della Ostpolitik, assieme a Willy Brandt. Nato in Turingia nel 1922, fu responsabile delle politiche di "normalizzazione" dei rapporti con Varsavia e Mosca, durante la guerra fredda.
Bahr è ricordato come il promotore dell'avvicinamento della Germania di Bonn all'ex DDR. Ricoprì ruoli decisivi negli anni '70, come segretario di Stato in cancelleria, come ministro per gli Affari speciali e come ministro per la Cooperazione economica.
Il ricordo di Schulz: "perdiamo un campione della pace" - Con la morte di Egon Bahr "perdiamo un coraggioso ed instancabile campione di pace, libertà e comprensione dell'Europa" che, "come architetto dell'Ostpolitik, insieme a Willy Brandt ha cambiato la Germania e l'Europa e ha fatto la Storia". Così il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz, sottolineando che Bahr era un "luminare socialista" la cui "profonda umanità, la sua onestà intellettuale e la sua visione politica sono state esemplari".
"Le conversazioni avute con lui sono sempre state una grande risorsa e rimarranno per sempre nella mia memoria", ha aggiunto Schulz, porgendo le condoglianze alla famiglia.