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FRANCIAQuote profughi, la doccia gelata francese

17.05.15 - 18:55
Il premier Manuel Valls precisa: "Decisione presa con il presidente Hollande"
Quote profughi, la doccia gelata francese
Il premier Manuel Valls precisa: "Decisione presa con il presidente Hollande"

PARIGI - Alla vigilia di un Consiglio dei ministri degli Esteri e della Difesa che dovrà decidere se e come i paesi Ue assumeranno una quota dei migranti che sbarcano sulle coste europee, la Francia si è sfilata. Per motivi politici interni, dicono gli osservatori. Il premier Manuel Valls, che ieri ha di fatto detto no alle quote, ha precisato oggi che la decisione è stata presa "con il presidente Hollande" per sgomberare il campo da ogni "ambiguità".

Le questioni migratorie sono al centro di polemiche e strumentalizzazioni politiche in Francia. Non solo il Front National di Marine Le Pen, ma anche la destra UMP guidata da Nicolas Sarkozy trarrebbero certo vantaggi dall'instaurazione delle quote di Bruxelles che l'ex capo dello stato ha già definito "una follia".

In un retroscena raccontato oggi dalla stampa francese, l'inattesa visita di Valls alla frontiera franco-italiana di Mentone, ieri, è stata tutt'altro che improvvisata. Doveva andare a Cannes, a vedere il film di Nanni Moretti in gara al Festival, ma all'ultimo ha deciso di deviare per la zona calda, quella dove quasi 1.000 migranti sono stati fermati fra lunedì e giovedì.

Il pericolo potenziale per l'immagine del governo rappresentato dal piano del presidente della commissione Jean-Claude Juncker ha spinto Valls a convocare d'urgenza anche il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, rientrato appena in nottata da una visita in Niger e Camerun. Questo perché proprio Cazeneuve, meno di una settimana fa, aveva definito "normale" la "ripartizione dei migranti fra i diversi paesi Ue".

Il governo doveva presentarsi unito alla stazione di Mentone, a ridosso della frontiera dove negli ultimi giorni la pressione dei migranti dall'Italia sta diventando insostenibile. "Con il presidente della Repubblica - ha confidato Valls al Journal du Dimanche - abbiamo pensato che bisognava alzare molto la voce perché non ci fosse alcuna ambiguità. La questione delle quote è fonte di una grandissima confusione. Non bisognava lasciar passare la sensazione che avremmo accettato queste quote. Nel dibattito nazionale, bisogna essere chiari".

E quindi, Valls ha precisato che il sì alle quote "non è mai stata la posizione francese" e fonti del governo hanno parlato di una posizione "ferma e umana". Ferma poiché Valls non vuole prestare il fianco all'accusa di aver ammorbidito la sua politica migratoria su ordine di Bruxelles accogliendo clandestini ai quali non spetterebbe l'asilo politico.

"Umana" poiché Valls dice no all'aritmetica delle quote per i rifugiati, in quanto - ha detto - "l'asilo non ha limiti, è un diritto internazionale". Ripartire meglio l'asilo, con la Francia aperta al dialogo. No - quote o non quote - ai migranti clandestini: questa la linea di Parigi.

ats ansa

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