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FRANCIA"Sì alle benedizione delle coppie gay"

17.05.15 - 14:12
Via libera dalla chiesa protestante unita di Francia alla benedizione delle coppie omosessuali
"Sì alle benedizione delle coppie gay"
Via libera dalla chiesa protestante unita di Francia alla benedizione delle coppie omosessuali

PARIGI - Due anni dopo la legge francese sul matrimonio gay, la Chiesa protestante di Francia ha autorizzato i suoi 500 pastori sul territorio a benedire - se lo riterranno opportuno - le coppie omosessuali. Voto quasi unanime del sinodo, anche se la polemica degli oppositori è molto dura e fa appello alle "leggi bibliche".

Erano in cento i delegati al Sinodo della Chiesa protestante unita di Francia, la grande organizzazione che dal 2012 vede riuniti nella stessa gerarchia le due componenti più importanti, quella dei luterani e quella dei riformati.

Il Sinodo si è riunito a Sete, nel sud della Francia, attorno al tema centrale "Benedire, testimoni del Vangelo nell'accompagnamento delle persone e delle coppie", alla fine in 94 hanno votato per la possibilità di impartire la benedizione religiosa alle coppie omosessuali che lo auspicano. Tre soltanto i contrari.

Per la religione protestante, il matrimonio non è un sacramento ma - dopo la celebrazione civile in municipio - molte coppie vanno a prendersi la benedizione in tempio dal pastore. Da oggi potranno farlo anche i gay, anche se i 500 pastori sul territorio francese (un terzo sono donne) non saranno obbligati a soddisfarli se dentro di loro sentiranno di essere contrari.

Secondo il pastore Laurent Schlumberger, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita (400.000 fedeli, 110.000 osservanti), "non è stata una maggioranza che ha vinto contro una minoranza, ma c'è stata una decisione che porta dentro di sé tutte le posizioni". Finora soltanto la minuscola Missione popolare evangelica autorizzava in Francia un "gesto liturgico di accoglienza e di preghiera" per gli omosessuali.

Chi era contrario prima del Sinodo, però, continua ad esserlo e i toni ostili non accennano a placarsi, pur con accenti lontani dalla virulenza che ha caratterizzato la battaglia per la legge voluta dal presidente François Hollande e dalla ministra della Giustizia, Christiane Taubira.

Il pastore Gilles Boucomont, uno dei capofila degli oppositori, ha puntato il dito contro il fatto che "per la prima volta in Francia dal 1517 (inizio della Riforma di Lutero, ndr) una decisione così importante del Sinodo possa essere presa contro tutti i testi biblici". Il suo testo contro la "fretta di rispondere alla pressione della società e all'evoluzione dei suoi costumi" è stato firmato da una cinquantina di pastori e consiglieri presbiteriali.

 

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