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STATI UNITINato senza occhi, Smiley porta a tutti l’allegria

13.03.15 - 06:22
Contro ogni pronostico, il golden retriever è diventato un cane terapeuta. Il suo segreto: la fiducia
Foto web
Nato senza occhi, Smiley porta a tutti l’allegria
Contro ogni pronostico, il golden retriever è diventato un cane terapeuta. Il suo segreto: la fiducia

STOUFFVILLE - «Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi»: è seguendo l’adagio del “Piccolo principe” di  Antoine de Saint-Exupéry che anche il golden retriever Smiley affronta la vita. Del resto, la vista non l’ha mai avuta: Smiley è infatti nato non completamente sviluppato e senza occhi in un allevamento di cani in Canada. Le sue palpebre sono state cucite poco dopo per prevenire infezioni, assumendo la forma che gli è valsa il suo nome (“Sorridente”).

Una condizione fisica che al cucciolo offriva poche speranze di una vita serena. Se non fosse che il suo cammino si è incrociato nel 2004 con quello della sua attuale padrona, Joanne George, di Stouffville, Canada, che lavorava come tecnico veterinario all’epoca e l’ha subito notato quando ha visitato l’allevamento. Fra le centinaia di cuccioli stipati in condizioni precarie in quel luogo, infatti, Smiley spiccava: “Era quello più tranquillo perché non poteva vedere quello che aveva attorno”, ha spiegato Joanne all’HuffPost.

La donna l’ha così preso con sé e ha presto notato che Smiley avrebbe potuto avere un futuro molto diverso grazie a una sua caratteristica speciale:  «Le persone si sentono subito attratte verso Smiley», spiega. «Per questo ho pensato che potesse diventare un cane da terapia». Così Joanne ha fatto addestrare il proprio retriever dal servizio di ambulanza dell’Ospedale St. John, nell’Ontario e, come cane da terapia, Smiley ha iniziato a far visita ai malati in ospedale, ai bambini dislessici e autistici o le persone con disabilità. Non solo: Smiley accompagna anche i più piccoli che vivono l’esperienza di un lutto, stando accanto a loro ai funerali.

Tutti, inutile dirlo, lo amano. Smiley, infatti, possiede qualcosa che a loro spesso manca: la fiducia. «I cani sanno innanzitutto adattarsi a condizioni nuove, dimenticano il loro passato», commenta Joanne. «Al contrario noi umani rimaniamo aggrappati al passato e rimuginiamo sui nostri problemi».

Oggi Smiley ha 12 anni, il suo pelo si stria di bianco e i suoi passi si fanno più lenti. «La sua coda non smette mai di sventolare però», precisa Joanne.

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