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La platea dei Latin Grammy ha festeggiato la riforma dell'immigrazione voluta dal presidente
WASHINGTON - Una platea particolare ha salutato la riforma dell'immigrazione annunciata dal presidente Usa Barack Obama: quella dei Latin Grammy 2014 che premia gli artisti latini della musica.
La cerimonia, ieri sera a Los Angeles, è iniziata con 17 minuti di ritardo per seguire in diretta il discorso alla nazione di Obama trasmesso su Univision con la traduzione in spagnolo.
Ma non è stato l'unico effetto: la riforma annunciata dal presidente, che regolarizza 5 milioni di illegali, è stata celebrata come l'affermazione del potere latino. Il primo a parlarne con entusiasmo è stato il presentatore della serata, il messicano Eugenio Derbez. "Era ora che i diritti dei latinos venissero riconosciuti perché abbiamo smesso da molto tempo di essere una minoranza. E ora siamo parte di questa nazione. Non c'è modo migliore di celebrare questo evento se non attraverso la musica", ha detto.
Poi è stato il turno del cantante spagnolo Enrique Iglesias che ha ricevuto il premio per la canzone dell'anno. "Questa sera non è solo storica per gli artisti latino, ma per tutti coloro che vivono negli Usa", ha detto in collegamento da Parigi.
Il cantante colombiano Carlos Vives, premiato durante la serata, ha dedicato il premio al presidente. "Voglio dedicare questo riconoscimento a Obama", ha detto. La serata dei Latin Grammy è stata seguita da 9,8 milioni di persone.
Ats
