Lo rivela oggi il "New York Times", citando un rapporto riservato del Dipartimento di Giustizia redatto dall'Ufficio per le Indagini Speciali, che fu creato nel 1979 con l'obiettivo, appunto, di deportare criminali nazisti.
Il rapporto rivela che ad alcuni di loro fu "garantito l'ingresso" negli Usa, nonostante il governo americano fosse perfettamente consapevole del loro passato. "L'America, che si è sempre detta orgogliosa di se stessa per essere rifugio dei perseguitati - si legge nel rapporto reso noto dal "New York Times" - divenne, in alcuni casi minori, rifugio anche per i persecutori".