La band capitanata dal chitarrista momò Matteo Finali in un live da non perdere al mitico Jazz in Bess
LUGANO - Ticino terra di jazz? Senz’altro, ma terra di fusion? "Diciamo un po’ meno" ci conferma Matteo Finali, chitarrista e leader dei Final Step una delle più interessanti e talentuose band nostrane che ha un unico vizio: amare alla follia quel jazz ibridato che ha reso celebri eminenze come Joe Zawinul, l’ultimo Miles Davis, John Scofield e molti, moltissimi altri.
"Dalle nostre parti va più un altro tipo di jazz, qualche volta non è semplice proporsi con un gruppo come il nostro" ma, oltre Gottardo, apriti cielo! "In Svizzera francese e tedesca, invece, la gente ci accoglie con un calore incredibile e grandi applausi, addirittura qualche standing ovation!", e a ben donde: l’ultima fatica del sestetto “Uncle Joe’s Space Mill” (Altrisuoni) è una piccola perla in cui spiccano vari colori musicali, gusto e talento.
Una bella svolta rispetto alla prova d’esordio “Desert Trolls” (Tetraktys Music), sempre virtuosistico ma decisamente più rockeggiante. "Per una serie di circostanze la formazione è cambiata e il sound è diventato più jazz e etnico, anche grazie all'introduzione delle percussioni. Non nascondo che, ora come ora, sono molto soddisfatto della strada intrapresa dal progetto!". Un disco che non è un vero e proprio concept album, ma poco ci manca: "È come una raccolta di cartoline musicate, ogni composizione è legata a esperienze personali e viaggi".
L’appuntamento live è questo sabato 27 febbraio al mitico Jazz in Bess di Besso. Accompagneranno Finali sul palco: Fabio Buonarota (tromba), Alessandro Ponti (tastiere), Francesca Morandi (basso elettrico), Silvano de Tomaso (percussioni) e Dario Milan (batteria).