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Mappa trentacinque volte più grande, cento ore di gioco: sale l’attesa per il terzo capitolo della saga fantasy di CD Projekt
VARSAVIA - The Witcher 3: Wild Hunt è uno dei titoli in assoluto più attesi di questo 2014, e il perché è piuttosto facile da intuire. Per chi fosse a digiuno della saga sviluppata dal team CD Projekt (il primo capitolo è datato 2007), vale la pena di ricordare che si tratta di un role-playing game ispirato alla serie di libri omonimi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, che ha immaginato un mondo fantasy nel quale si muove il protagonista Geralt di Rivia, un Witcher appunto, ovvero un guerriero mutante dalla folta chioma color cenere addestrato per far piazza pulita delle creature mostruose che ne infestano le terre selvagge.
L'estrema sintesi della trama non rende tuttavia giustizia a ciò che questo terzo capitolo, sviluppato ad hoc per le console di nuova generazione PS4 e Xbox One, promette di essere. Tanto per intendersi, l'open world nel quale si potrà guidare il nostro eroe sarà grande addirittura trentacinque volte quello già di per sé vasto di The Witcher 2, per un risultato smisurato e straordinario. L'incredibile mappa che potremo esplorare senza alcun limite di tempo (né di caricamento), non solo sarà uno spettacolo visivo per gli occhi (l'incedere del tempo verrà scandito dall'alternarsi del giorno e della notte e dalla variabilità delle condizioni climatiche), ma rappresenterà pure una fonte sconfinata di sotto-trame, nessuna delle quali fine a se stessa.
Al contrario, ogni scelta determinerà una conseguenza nel mondo di The Witch, in un intreccio in grado di dare seguito a oltre trecento differenti diramazioni narrative, che si ricongiungeranno in tre possibili finali. Il tutto per oltre cento ore di gioco. Ancora qualche dubbio sul perché The Witcher 3 sia uno dei giochi più attesi dell’anno?
