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STATI UNITIHiv, trovata la "chiave passepartout"

08.10.14 - 18:58
La scienza fornisce nuove informazioni preziosissime per lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini contro l'Hiv
Hiv, trovata la "chiave passepartout"
La scienza fornisce nuove informazioni preziosissime per lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini contro l'Hiv

WASHINGTON - Per la prima volta è stata osservata in azione la 'chiave passepartout' che il virus Hiv utilizza per aprire le 'serrature' delle cellule da infettare. Si tratta di una proteina a forma di fungo, chiamata Env, che cambia rapidamente conformazione per sfuggire ai controlli del sistema immunitario.

A svelare il suo funzionamento sono due studi, pubblicati contemporaneamente su Nature e Science, che forniscono informazioni preziosissime per lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini contro l'Hiv, dicono i ricercatori, coordinati dall'università di Yale, dal Weill Cornell Medical College e dai National Institutes of Health (Nih) americani.

La proteina passepartout Env si trova ancorata all'involucro esterno (capside) del virus, pronta ad agganciarsi alle cellule dell'organismo da infettare. Per poter entrare nella loro serratura, la 'chiave' deve assumere una particolare conformazione 'aperta': questo accade in modo repentino solo quando si presenta l'occasione giusta, altrimenti, per la maggior parte del tempo, la proteina Env rimane in una conformazione 'chiusa', che la rende invisibile al sistema immunitario.

L'intera dinamica molecolare che consente il passaggio dalla forma aperta a quella chiusa è stata osservata per la prima volta grazie ad una innovativa tecnica di microscopia che ha permesso di ottenere immagini ad altissima risoluzione. "Ora - spiega Walther Mothes, microbiologo dell'Università di Yale - possiamo vedere come funziona questo macchinario per la fusione con la cellula: a linee generali, si tratta di un meccanismo simile a quello che usano anche i virus dell'influenza e di Ebola".

La dinamica della chiave passepartout spiega anche il meccanismo con cui particolari anticorpi (scoperti in alcuni malati con Hiv) riescono ad offrire protezione contro la malattia. Questi anticorpi funzionerebbero come un portachiavi, bloccando la proteina Env nella conformazione chiusa e impedendo di conseguenza l'infezione: un'indicazione molto utile per lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini.

ats

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