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LUGANOSatyricon, "Quadri quasi schizofrenici"

22.04.15 - 06:00
Lo spettacolo è in programma per il 30 aprile al Palazzo dei Congressi di Lugano
Satyricon, "Quadri quasi schizofrenici"
Lo spettacolo è in programma per il 30 aprile al Palazzo dei Congressi di Lugano

LUGANO - Le forze del Conservatorio della Svizzera italiana, della Scuola Teatro Dimitri e del Dipartimento ambiente costruzioni e design della Scuola universitaria della Svizzera italiana (SUPSI) si confrontano quest’anno nel consueto spettacolo interdisciplinare con una delle opere più originali del teatro musicale del ‘900: il Satyricon di Bruno Maderna (1972). L’evento in programma per il 30 aprile, ore 20.30, al Palazzo dei Congressi, chiude la stagione concertistica 14/15 “900presente”, che fa parte del mantello luganese dedicato alle avanguardie artistiche LuganoModern (www.luganomodern.ch).

Il libretto si ispira all'omonimo romanzo latino attribuito a Petronio; di questo Maderna seleziona alcune scene e le mette in musica con un linguaggio molto vario ed eterogeneo, utilizzando un piccolo cast vocale, un’orchestra da camera ed alcuni tape registrati. ll risultato? "Una serie di quadri molto colorati, sicuramente divertenti, spesso grotteschi, quasi schizofrenici nella pluralità di linguaggi e gesti musicali.

“La figura di Bruno Maderna – spiega il Maestro Arturo Tamayo, direttore musicale – ha riacquistato negli ultimi anni quell’importanza che la qualità della sua musica merita. Sebbene da sempre rientra tra le figure chiave delle avanguardie storiche, è stato spesso considerato più come un divulgatore ed un interprete eccellente della musica del suo tempo piuttosto che il gran compositore che era”.

In un’intervista ad una radio olandese ad un mese dalla sua prima esecuzione, Bruno Maderna ha parlato della concezione di questo lavoro come rappresentazione di una “società che non è né migliore né peggiore, sotto molti aspetti, a quella di oggi”. Non c’è in quest’opera nessuna voglia di risvegliare le voci e le speranze degli eterni nostalgici che sognano un ritorno al passato, "ma si tratta di un capolavoro che permette di capire che anche opere della recente avanguardia, sostenute da un ferreo rigore di pensiero, sono in grado di far sorridere".

L’esecuzione musicale è affidata all’Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana e quella teatrale agli studenti Bachelor of Arts in Theatre della Scuola Teatro Dimitri. Gli studenti del Bachelor of Arts in Comunicazione visiva SUPSI, oltre ad aver curato la grafica del manifesto e della brochure di sala, si sono occupati della scenografia. Oltre al già citato direttore musicale Arturo Tamayo, coadiuvato dall’assistenza di Francesco Bossaglia, ricordiamo che la regia è affidata a Nancy Fürst e Corinna Vitale, la scenografia a Franco Cavani e la regia del suono ad Alberto Barberis.

Entrata 15 CHF/Lugano Card, Amici del Conservatorio, Club di Rete Due 10 CHF/Fino a 18 anni e studenti entrata libera

Per info e prenotazioni: manifestazioni@conservatorio.ch/Tel. +41 (0)91 960 23 62

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