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IRANFoto senza hijab, due attrici nei guai

05.11.15 - 18:20
Sadaf Taherian e Chakameh Chaman-Mah non potranno più apparire nella replica di un serial sulla tv pubblica
Foto senza hijab, due attrici nei guai
Sadaf Taherian e Chakameh Chaman-Mah non potranno più apparire nella replica di un serial sulla tv pubblica

TEHERAN - Basta foto con l'hijab, e per loro si sono chiuse le porte della tv pubblica e aperte quelle degli insulti e delle critiche, ma anche delle dichiarazioni di aperto sostegno, sui social network e sul web. È accaduto a due giovani e belle attrici iraniane, Sadaf Taherian e Chakameh Chaman-Mah.

Avrebbero dovuto apparire nella replica di un serial sulla tv pubblica, ma il programma è stato cancellato. Dietro a questa censura, scrive il Cinema Journal, vi sarebbe però anche la loro decisione di partecipare ad un progetto con Jem, tv satellitare in persiano basata a Londra e dunque invisa alle autorità locali.

Ma è certo l'avere postato sui social alcune foto in cui sono ritratte senza il velo ad averle poste al centro della polemica. Tanto che nei giorni scorsi - riferisce Masih Alinejad sulla pagina Facebook della Community "My Stealthy Freedom" (la mia libertà furtiva, campagna contro l'obbligo dell'hijab) sono loro giunte accuse di immoralità e richieste di pubbliche scuse anche dal ministero della Cultura. Il velo è imposto per legge in Iran.

Entrambe le attrici sarebbero ora all'estero, ma se Chakameh Chaman-Mah sembra tenere un più basso profilo e avrebbe preferito togliere le foto incriminate, Sadaf Taherian è determinata ad andare avanti. È di ieri la sua ultima foto su Facebook, mentre si allena in abiti aderenti in palestra. Nei giorni scorsi ha dato inoltre una lunga intervista alla stessa Masih Alinejad, nella quale, spiegando le ragioni che l'hanno spinta a lasciare l'Iran e ricominciare altrove, parla non solo dell'obbligo di mostrarsi sullo schermo con un'immagine in cui non si riconosce, ma anche delle tante "avance" subite, con sottili ricatti e allusioni a sfondo sessuale, ogni volta che doveva firmare un contratto. Ma in questo, forse, tutto il mondo è paese.

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