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CANTONE/CONFEDERAZIONESe il nemico del nostro latte è un bicchiere di succo di frutta

27.10.16 - 06:28
Oggi "giornata della pausa latte" in 147 scuole di Ticino e Grigioni per sensibilizzare su un'abitudine in declino, specie fra i bambini: sempre più genitori e pediatri ne mettono in dubbio i benefici
SWISSMILK
Se il nemico del nostro latte è un bicchiere di succo di frutta
Oggi "giornata della pausa latte" in 147 scuole di Ticino e Grigioni per sensibilizzare su un'abitudine in declino, specie fra i bambini: sempre più genitori e pediatri ne mettono in dubbio i benefici

S. ANTONINO - Chi l'avrebbe mai detto che il peggior nemico del latte fresco sarebbe diventato un giorno il succo di frutta. Preferito infine dalle mamme per la merenda dei bambini, al punto da costringere gli allevatori ad andare nelle scuole e dimostrare, alla prova anzitutto del palato, che quel che si offre è un prodotto genuino. E guadagnarsi, accanto al plauso di qualcuno, pure tante rimostranze.

Un'iniziativa contestata: «Solo promozione» - Giunte sul tavolo del gran consigliere Manuele Bertoli, assieme  all'invito a ripensare un'iniziativa giudicata più promozionale che benefica. Alla mano studi scientifici recenti, secondo cui il latte sarebbe un alimento troppo ricco in proteine e grassi per far bene a dei bambini. Eppure questa mattina la Federazione ticinese dei produttori di latte sarà ancora in 147 scuole del Ticino e dei Grigioni, in collaborazione con Swissmilk e l'Unione svizzera delle donne contadine e rurali, per incontrare 15mila allievi; 350mila nell'intera Svizzera, dove si prova a rilanciare una tendenza al consumo oggi in ribasso.

Ma «noi non obblighiamo nessuno» - Manifestatasi già da qualche anno, «permane tuttora - si rammarica il presidente Ftpl Nello Croce - Abbiamo mantenuto questa giornata perché la riteniamo un appuntamento importante, ma abbiamo incontrato molte resistenze da parte dei genitori. Dicono che il latte non fa bene». E si appellano al Cantone affinché non venga più distribuito. «Ma le istituzioni non c'entrano. L'idea è nostra e ce ne facciamo carico. Non costringiamo nessuno. Non siamo insistenti, diamo il latte a chi lo vuole». 

Un solo latte, ma tante versioni - Si va avanti, nonostante tutto. In fondo, «anche il Consiglio di Stato è d'accordo. Ma in questi anni abbiamo dovuto differenziare l'offerta per andare incontro alle diverse esigenze. Per esempio, proponiamo la versione senza lattosio». Resta comunque l'ostilità di chi non vuol scendere ad alcun compromesso. «Nemici del latte? Non esageriamo. Sono persone che la pensano in modo diverso. È una tendenza generalizzata e il Ticino non fa eccezione».

Noi, cresciuti a pane e latte - Complici anche i pediatri, che un tempo consigliavano la somministrazione del latte vaccino a partire dal primo anno d'età; oggi hanno cominciato a procrastinarla, in quanto alimento adatto ai vitelli e non esattamente a dei bambini. «Che dire. Guardate noi e le generazioni che sono venute prima di noi. Siamo cresciuti a pane e latte e siamo in buona salute. Il problema non è il latte: è la mentalità che è cambiata».

Animali maltrattati? Non scherziamo... - C'è anche chi, senza entrare nel merito, lo boicotta per un giudizio, o pregiudizio, sul trattamento riservato agli animali. «Rispondo questo: se le persone fossero trattate tutte come noi trattiamo gli animali, saremmo un mondo felice. Guardiamo quanto si investe nell'agricoltura per il benessere degli animali, guardiamo le nostre stalle, i controlli severi cui siamo sottoposti. Non so cosa potremmo fare di più. È il nostro lavoro». 

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COMMENTI
 

elvetico 7 anni fa su tio
Il latte di oggi, miscuglio di ettolitri di latte di vacche diverse, può anche creare allergie e/o intolleranze: non va bene per tutti. Per contro, una buona mela biologica e ben lavata distribuita ai ragazzi durante due o tre settimane al momento della ricreazione, sarebbe un toccasana per denti, gengive, stomaco, intestino, corpo e cervello in generale.

moonie 7 anni fa su tio
ahahah ma davvero??? se trattaste le persone come trattate le mucche e i vitelli ci sarebbero un sacco di orfani, strappereste alle madri i loro bambini poco dopo la nascita e li chiuderesti in gabbie di contenzione per farli ingrassare il prima possibile, li escludereste socialmente e li nutrireste a pastoni per rendere bianca la loro carne. quando pronti li metteresti sui camion per il trasporto e poi dritti al macello, non prima di aver odorato la paura del bambino che viene sgozzato davanti a loro. E rubereste il latte alle mamme per darle ad un'altra specie, mentre ormai non potete più smentire la scienza che afferma il latte vaccino rende le ossa fragili per il troppo calcio che ne contiene e per lo più provoca caghette e intolleranze alla maggior parte delle persone. L'uomo è l'unica specie sulla terra che beve il latte in età adulta e di un'altra specie. le conseguenze sono tutte lì da vedere e mi chiedo poi a che titolo e con quale diritto entra nelle scuole a dare i propri prodotti. perché loro sì e altri no? qual è la merce di scambio di questo "favore"? la salute dei bambini?
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