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GIAPPONEHonda sotto pressione dopo lo scandalo degli air bag

23.02.15 - 09:00
Il numero uno attuale Takanobu Ito farà un passo indietro all'assemblea dei soci di giugno
Honda sotto pressione dopo lo scandalo degli air bag
Il numero uno attuale Takanobu Ito farà un passo indietro all'assemblea dei soci di giugno

TOKYO - Scossa al vertice di Honda Motor, una delle Big Three dell'auto giapponese, finita sotto pressione per lo scandalo degli air bag difettosi di Takata: il numero uno attuale, Takanobu Ito, farà un passo indietro all'assemblea dei soci di giugno a favore del managing officer Takahiro Hachigo.

La decisione segue i massicci richiami di veicoli decisi a causa degli air bag, sospettati di esplodere espellendo schegge di metallo e plastica, responsabili di almeno cinque morti e di decine di feriti in tutto il mondo.

Hachigo, 55 anni di cui 33 anni passati alla Honda, ha finora gestito -si legge in una nota- lo sviluppo del minivan Odyssey in Usa e avuto incarichi di rilievo sempre negli Stati Uniti, in Europa e, da ultimo, in Cina, dove è tra l'altro supervisore della produzione da aprile 2013.

Ito, 61 anni, è alla guida del terzo produttore nipponico di veicoli da giugno del 2009, designato per il rilancio del gruppo dopo la crisi causata dal default di Lehman Brothers, e resterà nel board della compagnia in qualità di advisor.

Appena lo scorso 30 gennaio Honda ha dovuto tagliare l'outlook sull'anno fiscale al 31 marzo per le vendite deboli in Giappone e Cina, e per le spese sostenute proprio per i richiami legati agli air bag di Takata: 545 miliardi di yen di utile netto consolidato (circa 4 miliardi di euro), in calo del 3,5% sulla previsione precedente di 565 miliardi.

La compagnia è stata costretta ad accantonare ulteriori 50 miliardi di yen a copertura dei costi relativi agli air bag di Takata, di cui resta malgrado tutto un cliente primario.

ats ans

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