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CANTONE Coraggio, lasciate le aziende ai vostri figli

27.10.16 - 15:26
Oltre 750mila passaggi di testimone in Svizzera entro il 2030, 5mila in Ticino nel giro di cinque anni: un fenomeno per cui, date le dimensioni, è sceso in campo il Cantone con misure di supporto
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Coraggio, lasciate le aziende ai vostri figli
Oltre 750mila passaggi di testimone in Svizzera entro il 2030, 5mila in Ticino nel giro di cinque anni: un fenomeno per cui, date le dimensioni, è sceso in campo il Cantone con misure di supporto

LUGANO Gestire un'azienda non è un affare privato. O non solo. È una responsabilità dai molteplici e grossi risvolti sociali: che si accresce quando viene il momento di passare il testimone ai posteri. Perché sbagliare significa indurre pesanti ricadute sul mondo del lavoro e sull'indotto economico globale: specie se non si è da soli, ma la transizione interessa più imprese insieme che operano sullo stesso territorio.

Il 62% a conduzione familiare - È il rischio che si trova a correre il Ticino, con il suo 62% di ditte a conduzione familiare (-13% rispetto alla media svizzera) chiamate in questi mesi a riflettere sul futuro: e la ragione per cui perfino la politica ha deciso di intervenire, con l'intento di sostenerle in un momento - per dirla con il consigliere Christian Vitta - «importante e delicato». 

Cinquemila aziende in Ticino - Circa 750mila passaggi generazionali entro il 2030 in Svizzera, +50% rispetto al 2016: e il 20% nel giro di cinque anni appena. Già nel 2011 un'indagine del Centro competenze inno3 della Supsi aveva annunciato che in Ticino ne sarebbero state interessate, di lì a poco, 5mila imprese locali: in balia di decisioni su cui, però, avrebbero cominciato a riflettere con relativo ritardo.

Solo il 40% le lascia ai figli - Lasciarle ai figli, come avviene nel 40% dei casi? Affidarle a terzi, 20%? Al management? A un fondo? A un concorrente? Molteplici interrogativi che, sintetizzati dal presidente dell'Associazione Industrie ticinesi Fabio Regazzi, spiegano come fare da soli sia un impegno oltremodo gravoso. Ecco perché il Dipartimento delle finanze ha coinvolto proprio la Supsi, tre anni fa, in uno studio che mettesse a punto strumenti di supporto: per sensibilizzare sul tema, accompagnare gli imprenditori lungo il percorso e rigenerare strategicamente l'azienda. 

«Prendete coscienza del futuro» - Tre le misure individuate: in primis, oltre alla formazione continua per gli specialisti, un manuale operativo prossimo alla stampa dedicato al processo di trasmissione, di cui una versione light si può consultare all'indirizzo www.ti.ch/trasmissione-aziendale. Dove un questionario dedicato mira - dice Stefano Rizzi, direttore della divisione dell'economia - a «scatenare una presa di coscienza e innescare una volontà di approfondire la questione».

Storia, tradizione, competenze - Perché non è faccenda che si risolva così, dalla sera al mattino: richiede ponderazione, coraggio qualche volta. Per non disperdere non solo una "proprietà" personale, ma una storia, una tradizione, un bagaglio di competenze che sono patrimonio condiviso.

 

 

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