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Lo stima una ricerca di France Strategie, organismo di analisi economica di Matignon. I costi a breve termine si attestano tra uno e due miliardi di euro
PARIGI - La sospensione del trattato di Schengen, e quindi la chiusura dello spazio di libera circolazione europeo, avrebbe un costo diretto di 1 o 2 miliardi di euro a breve termine e fino a 10 miliardi (pari a mezzo punto di Pil) a lungo termine per la Francia. Lo stima una ricerca di France Strategie, organismo di analisi economica di Matignon.
Per l'intera Unione Europea, in cui alcuni Paesi sono "più aperti della Francia" al commercio estero, l'impatto potrebbe raggiungere e superare i 100 miliardi di euro, pari a circa 0,8 punti percentuali di Pil da qui al 2025. Per quanto riguarda in particolare il caso francese, spiega France Strategie, nel breve termine "la metà del costo si spiega con un calo della frequentazione turistica, 38% per l'impatto sui lavoratori frontalieri e 12% per i vincoli al trasporto merci". Il calcolo non comprende, invece, i costi per il bilancio pubblico di una reintroduzione dei controlli doganali.
Sul lungo termine, calcola ancora lo studio, "la generalizzazione dei controlli permanenti sarebbe equivalente a una tassa del 3% sul commercio tra Paesi della zona (Schengen), che diminuirebbe quindi strutturalmente del 10 o 20%". A questo "si aggiungerebbero eventuali effetti sull'investimento estero e la mobilità dei lavoratori".
