Il manager dice di non pensare ad un'opa ostile: "Ci sono vari tipi di abbraccio. Ti posso abbracciare gentilmente o in maniera più ferma"
NEW YORK - Sergio Marchionne non molla sull'ipotesi di una fusione Fca-Gm: visti i numeri "sarebbe irragionevole non forzare", afferma l'amministratore delegato di Fca in un'intervista sul settimanale americano Automotive News, spiegando come non a suo avviso non ci sia altra scelta che "mettere pressione su General Motors per cominciare a discutere ora".
Il manager dice di non pensare ad un'opa ostile: "Ci sono vari tipi di abbraccio. Ti posso abbracciare gentilmente o in maniera più ferma", afferma, ribadendo che le ragioni per un accordo con Gm sono "indiscutibili". Del resto - spiega - dalla fusione può nascere un'entità "da 30 miliardi di dollari l'anno di cash".
Il numero uno di Fiat Chrysler - intervistato nel suo ufficio di Detroit, sottolinea come ancora non sia riuscito a incontrare l'amministratrice delegata di Gm, Mary Barra, nonostante si sia fatto avanti più volte: "Non voglio uscire con lei, voglio solo vederla". "Ma non prendono le mie telefonate", rivela: "Tu puoi respingere un accordo, ma non puoi rifiutarti di discutere".
E da discutere Marchionne ne avrebbe. Dice di aver studiato l'ipotesi di un eventuale matrimonio tra Fca e Gm "prodotto per prodotto, impianto per impianto, area per area". "Ho analizzato tutto e ho proposto di sederci insieme e di guardare insieme i numeri". Perché facendo un po' di conti, assicura Marchionne, si scopre che i dati sono così buoni che è impossibile lasciare inesplorata un'operazione del genere.
"Non stiamo parlando - spiega Marchionne - di miglioramenti marginali, stiamo parlando di un cambiamento incredibile nelle performance, di un cambiamento enorme". "I potenziali profitti - prosegue - sono più grandi in maniera esponenziale rispetto agli attuali guadagni globali di Fca e Gm messi insieme".
Il numero uno di Fca parla di 30 miliardi di dollari all'anno in cash. "Trenta", sottolinea. Tanti da non far desistere. Anche se "i potenziali partner non mancano - assicura - e potrei vendere o realizzare una fusione con Fca oggi stesso. Sono in tanti ad aver mostrato interesse. Ma io non sono interessato. Perché c'è un accordo migliore".