SVIZZERA"Basta incertezze su fisco e immigrazione"

LOSANNA - Basta incertezze in relazione alla fiscalità e all'applicazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa, le multinazionali hanno bisogno di stabilità e di condizioni quadro prevedibili: è il messaggio lanciato oggi dalla GEM (Groupement des Entreprises Multinationales), l'organizzazione che rappresenta gli interessi di 88 aziende svizzere e straniere che operano nei cantoni di Ginevra, Vaud, Friburgo e Neuchâtel.

Servono risposte chiare, ha affermato in una conferenza stampa a Losanna Frédérique Reeb-Landry, presidente dell'associazione. La Svizzera aveva finora "un quarto d'ora di vantaggio" in rapporto alla concorrenza estera: se vuole mantenere la sua attrattiva economia e sociale bisogna agire.

Riguardo alla fiscalità delle imprese la GEM prende atto con favore del progetto del Consiglio federale. Decisivo sarà però poi l'abbassamento delle aliquote dell'imposta cantonale sugli utili, che secondo la GEM dovranno attestarsi intorno al 13%.

In relazione al voto del 9 febbraio 2014 sull'immigrazione l'organizzazione sia aspetta un'applicazione semplice, flessibile e pragmatica, che tenga conto della realtà economica. Le imprese svizzere, quelle piccole alla stessa stregua delle multinazionali, hanno un forte bisogno di poter accedere a una manodopera altamente qualificata e diversificata, senza restrizioni troppo vincolanti.

A questi fattori di incertezza si aggiungono poi le conseguenze della fine del cambio minimo euro/franco. "Il rafforzamento del franco arriva in un momento molto delicato per alcune multinazionali", osserva Frédérique Reeb‐Landry. Se vedono degradarsi al contempo il quadro fiscale, l'accesso alla manodopera qualificata e i cambi si può capire che alcune società si pongono domande riguardo alla loro presenza in Svizzera, aggiunge il presidente.

Per migliorare la conoscenza della realtà delle multinazionali in autunno diverse grandi aziende come Logitech o Merck Serono apriranno le loro porte ai visitatori.