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Una gran parte delle somme utilizzate dovrebbe essere finita negli Usa
BERNA - Sono in calo gli accantonamenti predisposti da UBS per far fronte a vertenze legali: a fine giugno le riserve di questo tipo ammontavano a 2,37 miliardi di franchi, in flessione di circa 360 milioni rispetto a fine marzo e di 685 in confronto a fine dicembre. È quanto emerge dal rapporto trimestrale pubblicato oggi dalla banca, che ieri aveva già informato sull'andamento degli affari.
Nel periodo aprile-giugno sono stati impiegati 357 milioni di accantonamenti per gli scopi previsti, ha comunicato la società. Una gran parte dovrebbe essere finita negli Usa, tenuto conto che in maggio l'istituto ha patteggiato con il Dipartimento di giustizia per archiviare la vicenda delle manipolazioni sul mercato delle divise.
Per UBS i fronti legali aperti sono numerosi: vanno dalle cause per i crediti ipotecari RMBS negli Usa fino alle richieste di risarcimento presentate da clienti di Porto Rico, passando dalle conseguenze della frode di Bernard Madoff e dalla manipolazione dei cambi con addentellati in vari paesi. Per non parlare poi delle indagini sulle attività della piattaforme di scambio alternative (dark pool).
