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MERCATI FINANZIARICrollo a Shanghai, tremano le borse

27.07.15 - 20:44
Effetto domino in Europa. Milano perde quasi il 3 %, seguita da Parigi e Francoforte. Atene ancora chiusa.
Crollo a Shanghai, tremano le borse
Effetto domino in Europa. Milano perde quasi il 3 %, seguita da Parigi e Francoforte. Atene ancora chiusa.

FRANCOFORTE - La Cina torna a far paura e scuote le borse mondiali. Dopo tre settimane di tregua, garantita dall'intervento in forze delle autorità di Pechino per frenare la fuga degli investitori, Shangai va incontro a un nuovo crollo e lascia sul terreno l'8,5%.

È il maggior calo da otto anni e l'effetto domino non si fa attendere. Hong Kong cede il 3,1% mentre in Europa Milano è la peggiore (-2,97%), seguita a stretto giro da Parigi (-2,57%) e Francoforte (-2,56%). Ancora chiusa (lo è dal 29 giugno) invece Atene.

Oltreoceano Wall Street, d'altra parte, viaggia con il segno meno (-0,84% a seduta ancora in corso) mentre si avvicina una stretta sui tassi di interesse. La scommessa è su una decisione della Fed in questo senso al meeting di settembre ma i mercati si aspettano segnali dalla presidente della banca centrale americana già mercoledì al termine della due giorni di riunioni che si apre oggi.

Se Janet Yellen confermerà le indicazioni già date, i tassi verrebbero ritoccati all'insù per la prima volta in nove anni, sempre che i dati macro sanciscano il buono stato di salute della locomotiva Usa.

Riguardo alla Cina, i timori degli investitori dopo lo scoppio della bolla speculativa sui mercati finanziari, vista nelle settimane passate, vanno di pari passo con quelli legati al rallentamento dell'economia dell'ex Celeste Impero.

A innescare la caduta della borsa di Shangai è stato il dato sui profitti delle imprese industriali, in contrazione dello 0,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente: messo insieme con altri indicatori ha contribuito ad alimentare i dubbi sulla tenuta della crescita cinese.

Il crollo odierno dei listini cinesi conferma poi i timori sull'efficacia delle misure varate nelle scorse settimane da Pechino per contenere il fuggi fuggi. La China Securities Finance Corp (Csfc), la Consob cinese, ha confermato, da parte sua, gli sforzi "per stabilizzare il mercato e il sentiment degli investitori e per prevenire rischi sistemici" e ha avvertito che "punirà in modo severo" gli autori di vendite allo scoperto.

Domani, alla riapertura di Shangai, si vedrà se l'attivismo, e la minacce, avranno effetto.

ats ansa

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