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CANTONEAccordi fiscali con l'Italia, "con la manovra di autodichiarazione abbiamo centrato l’obiettivo"

26.05.15 - 17:30
Nel corso dell’Assemblea generale dell’Associazione Bancaria Ticinese, il Presidente Claudio Generali ha criticato chi ha dipinto un quadro catastrofico a scopi elettorali
Foto Ti-Press
Accordi fiscali con l'Italia, "con la manovra di autodichiarazione abbiamo centrato l’obiettivo"
Nel corso dell’Assemblea generale dell’Associazione Bancaria Ticinese, il Presidente Claudio Generali ha criticato chi ha dipinto un quadro catastrofico a scopi elettorali

VEZIA - Si è svolta oggi a Vezia l’Assemblea generale 2015 dell’Associazione Bancaria Ticinese (ABT). Oltre ad affrontare vari temi d'attualità, sono stati festeggiati i 25 anni dalla creazione del proprio Centro di Studi Bancari. Ospiti relatori sono stati il Segretario di Stato Mauro Dell’Ambrogio e il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta.

Il Presidente Claudio Generali, nel suo intervento, ha criticato chi nella recente campagna elettorale ha drammatizzato la situazione della piazza finanziaria ticinese, dipingendo un quadro catastrofico e facendo leva sulle ansie della popolazione. Affrontando il tema degli accordi fiscali con l’Italia, Generali ha affermato che “una volta confrontati con la manovra di autodichiarazione abbiamo centrato l’obiettivo, negoziando con la controparte, di dimezzare, in termini pecuniari e di durata della prescrizione, le sanzioni a carico della clientela italiana evitando che le nostre banche risultassero pesantemente discriminate
rispetto alle concorrenti d’altri paesi.”

Due punti importanti rimangono insoddisfatti: la depenalizzazione degli intermediari finanziari e l’accesso al mercato transfrontaliero, ancora oggetto di discussione attuale nell’ambito della road map. Entro la fine del semestre potrebbero arrivare risultati tangibili. La reazione positiva della clientela italiana alla Voluntary disclosure "è incoraggiante poiché solo chi vi aderisce potrà potenzialmente, dopo l’adozione dello scambio automatico d’informazioni a partire dal 2018, rimanere cliente della piazza mantenendo i propri averi depositati presso di noi”.

Anche l’ABT, nell’ambito delle proprie attività si sta attivando da tempo prima di tutto offrendo tramite il proprio Centro di Studi Bancari un’informazione e una formazione professionale di assoluta qualità. Infatti, per parare i contraccolpi della crisi occupazione si sta anche allestendo un programma di riconversione per gli operatori finanziari.

Il Presidente ABT ha anche ricordato e elogiato gli sforzi compiuti da Ticino for Finance con il Cantone per promuovere la piazza ticinese, "anche se le nostre condizioni quadro, in primis la tassazione fiscale, non sono sufficientemente competitive in un confronto intercantonale".

Generali infine ha sottolineato i rischi insiti nell’iniziativa in votazione il prossimo 14 giugno sulla tassazione delle successioni. “Per le aziende famigliari, che costituiscono i 4/5 di tutte le aziende, si tratterebbe di un sostanziosissimo aggravio spesso in concomitanza, in molti casi, con la liquidazione di eredi in linea diretta che non partecipano e non intendono farlo, alla gestione dell’azienda familiare. Aggravio che provocherebbe all’azienda un massiccio aumento dell’indebitamento e, nel peggior caso, scoraggerebbe la continuazione dell’attività.”

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