La percentuale ha raggiunto livello mai toccati dall'inizio della serie storica, nel 2005
BERLINO - Nonostante i dati macroeconomici ancora solidi, con l'occupazione a livelli record, in Germania la percentuale di poveri è salita al 15,5% della popolazione nel 2013, raggiungendo livelli mai toccati prima dall'inizio della serie storica, nel 2005.
In particolare sono alcuni Laender, quelli a est tradizionalmente più deboli, a essere colpiti dal fenomeno della povertà (19,8% della popolazione all'est contro il 14,4% all'ovest). La situazione si inverte però se si considera esclusivamente la fascia d'età più debole, quella degli anziani.
Sopra i 65 anni il rischio di scivolare sotto la soglia di povertà è attualmente più alto tra i pensionati che vivono all'ovest, con il 14,8% contro il 12,5% dei pensionati dell'est. Questo stato di cose potrebbe però presto cambiare: "Nei prossimi anni - spiega il presidente dell'associazione di assistenza AWO Wolfgang Stadler - avremo un'ondata di pensionati poveri, soprattutto all'est, dove i lavoratori hanno avuto una vita lavorativa travagliata attraverso la riunificazione tedesca" seguita alla fine della Repubblica democratica tedesca (DDR).
Composita la situazione dei singoli Laender. Nella città-Stato di Brema, all'ovest, la povertà è per esempio al 24,6%, la più alta in assoluto, oltre il doppio di quella della Baviera, ferma all'11,3%. Difficile anche la situazione della capitale Berlino, dove il rischio di povertà riguarda il 21,4% degli abitanti.
In Germania sono considerati poveri tutti coloro che, vivendo soli, percepiscono un reddito mensile inferiore a 892 euro, corrispondente al 60% del reddito medio nazionale.
Ats Ans