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Seduta nervosa: virata in negativo sulla scia delle altre piazze continentali
ZURIGO - Seduta nervosa per la borsa svizzera, che dopo aver aperto in rialzo ha virato in negativo, sulla scia delle altre piazze continentali e con un occhio a risultati aziendali elvetici non molto convincenti, per poi accentuare le perdite poco prima di mezzogiorno. Alle 11.45 l'indice dei valori guida SMI segnava 7903,01 punti (-2,97% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione del 2,32% a 7862,50 punti.
Stando agli operatori interpellati dalla Reuters fra gli investitori non vi è il panico, ma sicuramente molta incertezza. Negli scorsi giorni si è cristallizzata l'opinione che le banche centrali non hanno più sufficienti frecce al loro arco per far fronte ai problemi della congiuntura mondiale.
La correzione degli ultimi giorni appare dovuta soprattutto agli attori più attivi sul fronte speculativo come gli hedge fund, mentre investitori istituzionali quali casse pensioni e assicuratori non hanno ancora liquidato in grande stile le loro posizioni. È però ancora troppo presto per dire se i corsi troveranno presto un terreno solido su cui rimbalzare. "Mi aspetto anche nei prossimi giorni mercati volatili", ha detto un operatore.
La pressione maggiore sul listino elvetico è dovuta a Nestlé (-2,46%), che ha presentato un fatturato dei primi nove mesi inferiore alle stime. Hanno informato sull'andamento degli affari anche Roche (-0,23%) - vendite solide - e Syngenta (-2,75%), che pure era partita bene. Novartis (-1,60%) non si smarca dall'andamento generale.
Perdite ancora maggiori sono segnate dai bancari UBS (-2,92%) e Credit Suisse (-2,96%), già sotto pressione nelle scorse sedute. Ma non è giornata nemmeno per i valori maggiormente sensibili ai cicli economici come ABB (-1,25%).
Nel mercato allargato Sulzer (-2,91%) ha presentato un dato deludente relativo alle nuove commesse.
Ats
