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BERNASigarette a 11 franchi: il progetto del governo non piace

22.11.13 - 11:53
La tassa sul tabacco dovrebbe gradualmente salire dell'80%, per un margine pari a 2.80 franchi
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Sigarette a 11 franchi: il progetto del governo non piace
La tassa sul tabacco dovrebbe gradualmente salire dell'80%, per un margine pari a 2.80 franchi

BERNA - Non piace la revisione della legge sul tabacco che consentirebbe al Consiglio federale di continuare ad aumentare gradualmente il prezzo del pacchetto di sigarette fino a 11 franchi. In procedura di consultazione, giunta a scadenza ieri, le organizzazioni attive nel settore della prevenzione hanno fatto sapere che vogliono misure più incisive. PLR e UDC hanno manifestato la loro contrarietà. Solo il PS si è detto favorevole.

 

In questi ultimi anni il Consiglio federale ha proceduto a modesti, ma molteplici, aumenti della tassa sul tabacco, al punto tale che il pacchetto di sigarette in Svizzera è diventato uno dei più cari d'Europa. La politica dei "piccoli passi" ha provocato una riduzione dei consumi e garantito ulteriori risorse per le casse dell'AVS: 10 centesimi di incremento corrispondono a circa 50 milioni di franchi.

 

Il governo, che con gli aumenti dello scorso aprile (+10 centesimi) ha esaurito il proprio spazio di manovra, vorrebbe continuare su questa strada e chiede quindi al parlamento di rinnovargli le necessarie competenze: la tassa sul tabacco, nelle sue intenzioni, dovrebbe gradualmente salire dell'80%, per un margine pari a 2.80 franchi. Il pacchetto di bionde verrebbe così a costare 11 franchi.

 

UDC, PLR e Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) nelle loro prese di posizione indicano che la tassa è già oggi al limite del sopportabile. Contestano peraltro l'effetto preventivo della manovra e giudicano invece che la revisione sia piuttosto un "mezzo facile" per incrementare il gettito fiscale a favore dello Stato. I due partiti, l'USAM, ma anche produttori e commercianti temono inoltre un'impennata del contrabbando e degli acquisti all'estero.

 

Swiss Tabac e Swiss Cigarette, che riuniscono i tre maggiori produttori, sono pronte a sostenere la proposta del governo, concedendogli però un margine ridotto del 50% (1.95 franchi). Di segno opposto i commenti dell'Associazione per la prevenzione del tabagismo e di altre organizzazioni attive in questo settore: il margine dovrebbe essere portato al 100% (3.50 franchi). A questo proposito vengono citati dati della Banca mondiale, secondo cui un aumento del 10% del prezzo delle sigarette provoca una riduzione media della domanda del 4%, tasso che tra i giovani sale al 13%.

 

Solo il Partito socialista sostiene la revisione. È giusto che il Consiglio federale si garantisca uno spazio di manovra per maggiorare in futuro le tasse a seconda delle necessità: ma per il momento, afferma il PS, nuovi aumenti non sono necessari. Il partito chiede anche che i proventi della tassa vengano destinati esclusivamente all'AVS.

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