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STATI UNITIPrimo caso di Ebola, è massima allerta

01.10.14 - 07:13
Si tratta di un paziente ancora non identificato ricoverato in un ospedale in Texas
Primo caso di Ebola, è massima allerta
Si tratta di un paziente ancora non identificato ricoverato in un ospedale in Texas

NEW YORK - Sale in America la paura per Ebola: il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, la massima autorità sanitaria negli Usa, ha infatti annunciato ieri in tarda serata il primo caso diagnosticato sul territorio nazionale.

Si tratta di un paziente ancora non identificato che era stato ricoverato al Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas presentando tutti i sintomi della febbre emorragica. Un paziente adulto che nelle ultime settimane ha viaggiato in alcune zone dell'Africa Occidentale dove si trovano i focolai del virulento virus, come hanno confermato le autorità sanitarie del Texas. E che ha sviluppato i sintomi proprio al ritorno del suo viaggio.

Nelle ultime settimane molti erano stati i casi sospetti (almeno dodici) che avevano messo in allerta diversi ospedali Usa, anche a New York e Miami. Ma finora tutte le persone esaminate erano risultate negative al virus. Ma, secondo alcuni esperti, era solo questione di tempo.

Il paziente è tenuto in stretto isolamento. Aveva viaggiato in Liberia. Tornato il 20 settembre negli Usa ha sviluppato i sintomi della febbre emorragica 4-5 giorni dopo. È quanto spiegato in una conferenza stampa delle autorità sanitarie Usa.

All'interno dell'ospedale dove il paziente si trova in isolamento sono state attivate tutte le procedure di massima allerta per impedire il rischio di contagio ad altri pazienti, al personale medico e sanitario, ai volontari e ai visitatori.

È proprio l'America - come ha ribadito negli ultimi giorni anche il presidente Barack Obama - che sta guidando la lotta a Ebola nel mondo, con la Casa Bianca che ha deciso di inviare nelle regioni africane flagellate dal virus migliaia di soldati, oltre che attrezzature sanitarie e ospedali da campo. Il tentativo è quello di contenere Ebola, frenarne il contagio e debellarla lì dove sono i focolai.

"Non c'è alcun dubbio che la situazione rimarrà sotto controllo è che Ebola non si diffonderà negli Usa": lo affermano le autorità sanitarie americane, sottolineando come "non ci sia nessun altro caso sospetto in Texas al momento" "Ora la priorità è curare il paziente e identificare tutte le persone che sono state a contatto con lui".

Le autorità sanitarie hanno quindi specificato di non credere che vi sia un rischio per le altre persone che tra il 19 e il 20 settembre hanno viaggiato in aereo dalla Liberia col paziente risultato positivo al virus di Ebola. All'epoca infatti - è stato ribadito - il paziente non aveva ancora sviluppato i sintomi della febbre emorragica.

Rimane segreta per ora la nazionalità del paziente. "È arrivato negli Stati Uniti per visitare alcuni familiari che vivono in questo Paese", è stata la risposta delle autorità sanitarie Usa a chi chiedeva se fosse un cittadino americano. 

Obama segue la situazione - Il presidente americano Barack Obama ha telefonato ieri in serata al direttore del Cdc Tom Frieden, che "lo ha aggiornato sul caso di ebola diagnosticato a Dallas".

Lo ha reso noto la Casa Bianca, aggiungendo che Obama e Frieden hanno "parlato dei rigidi protocolli di isolamento in base ai quali viene curato il paziente e degli sforzi per rintracciare i contatti del paziente per mitigare i rischi di ulteriori casi".

Ats Ans

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