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SVIZZERA"Aumenta il rischio di deflazione"

29.09.14 - 14:46
La Banca nazionale svizzera, spiega Thomas Jordan, non esclude la possibilità di ricorrere a tassi di interesse negativi per contenere il rafforzamento del franco
"Aumenta il rischio di deflazione"
La Banca nazionale svizzera, spiega Thomas Jordan, non esclude la possibilità di ricorrere a tassi di interesse negativi per contenere il rafforzamento del franco

GINEVRA - Il rischio di deflazione aumenta nella Confederazione e la Banca nazionale svizzera (BNS) non esclude la possibilità di ricorrere a tassi di interesse negativi per contenere il rafforzamento del franco: lo ha detto il presidente dell'istituto centrale Thomas Jordan, intervenendo oggi al Club svizzero della stampa di Ginevra.

"L'evoluzione dell'economa mondiale è meno buona di quanto previsto, il rincaro è molto basso: il rischio di deflazione aumenta", ha spiegato Jordan. "Vogliamo evitare la deflazione. Siamo pronti a garantire condizioni monetarie adeguate per la stabilità dei prezzi a medio temine. Non escludiamo nessuna misura", ha proseguito il presidente della BNS, ricordando che "lo strumento dei tassi negativi è nell'arsenale" dell'istituto.

Spostando lo sguardo su un futuro più lontano, il 51enne sottolinea che ci vorrà del tempo affinché le politiche monetarie tornino a normalizzarsi. "Difficile dire quanto tempo; due anni, tre anni o cinque anni, ma alla fine il sistema economico ritroverà il suo equilibrio".

Secondo Jordan comunque le politiche adottate da Europa, Stati Uniti e Giappone hanno permesso di evitare una situazione di vera deflazione. Per la Svizzera è importante che la congiuntura migliori nell'Eurozona: a questo proposito l'economista ha ricordato che le politiche monetarie "non possono fare tutto" e che i governi del vecchio continente devono affrontare i loro problemi strutturali, che interessano il mercato del lavoro, la politica di bilancio o la carenza di competitività.

La crescita "esitante ed eterogenea" dell'economia mondiale è "vulnerabile a nuove perturbazioni", ha continuano il presidente della BNS, ricordando anche i rischi geopolitici esistenti e sottolineando che le sanzioni, in particolare quelle contro la Russia, "hanno un impatto negativo su commercio e mercati finanziari".

Interrogato sulla situazione nell'immobiliare, Jordan ha detto che il cuscinetto anticiclico di capitale e l'autoregolamentazione hanno avuto un impatto positivo sul mercato, che presenta una dinamica meno forte di quella osservata un anno fa. "Vi sono dei segnali positivi, ma è ancora troppo presto per dire che siamo in una buona situazione, gli squilibri rimangono presenti", ha puntualizzato. Si dovrà vedere se saranno necessarie altre misure per permettere un atterraggio morbido.

Ats

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