Oltre 500 uomini sono alla ricerca degli escursionisti che mancano all'appello
TOKYO - Altre cinque persone sono state trovate sul vulcano Ontake "in arresto cardiaco e respiratorio", ancora non decretate come decedute in base alla normativa nipponica: lo ha riferito la tv pubblica Nhk, secondo gli ultimi dati della polizia. Finora sono quattro le vittime accertate, 32 le persone in "arresto cardiaco e respiratorio" e 63 i feriti. Le operazioni di soccorso sono state sospese ancora per l'alta concentrazione di zolfo nell'aria.
Resta incerto il numero dei dispersi dato che gli escursionisti non sono tenuti a comunicare la presenza prima di intraprendere la salita verso la vetta del vulcano: al momento, oltre 230 scalatori sono stati costretti a rifugiarsi nelle capanne nella notte tra sabato e domenica a causa della scarsa visibilità, prima di completare la discesa entro ieri sera.
Il principale timore è l'attività sostenuta che caratterizza il vulcano che, come ipotizzato dagli esperti, potrebbe portare a un'altra eruzione forse anche più forte di quella di sabato. L'Agenzia meteorologica ha infatti rilevato la fuoriuscita di fumo e cenere anche dai crateri minori.
Il premier Shinzo Abe, in un intervento alla Dieta, ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e invitato il ministro per la gestione delle catastrofi, Eriko Yamatani, a fare ogni sforzo per salvare eventuali superstiti e continuare a monitorare l'Ontake, il secondo vulcano più alto del Giappone con i suoi 3067 metri.
Ats Ans