Cerca e trova immobili

CONFINEAperture domenicali? "Non è un buon affare"

25.09.14 - 09:07
La Regione Lombardia vuole il referendum per abrogare la legge sulla liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi: "Uccide il piccolo commercio e cancella i valori etici fondamentali"
Ti-Press / Francesca Agosta
Aperture domenicali? "Non è un buon affare"
La Regione Lombardia vuole il referendum per abrogare la legge sulla liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi: "Uccide il piccolo commercio e cancella i valori etici fondamentali"

MILANO – Aperture domenicali e nei giorni festivi, tema caldo in Ticino, ma anche nella vicina Penisola, che da qualche anno sta sperimentando la totale liberalizzazione dell'apertura dei negozi. Mentre nel nostro Cantone si discute da anni sull'estensione delle aperture, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri la richiesta del referendum per l'abrogazione della legge che ha liberalizzato gli orari dei negozi e dei centri commerciali, compresi bar e alimentari. 

La scelta è sostenuta dalla convinzione che la liberalizzazione non ha aumentato i consumi e nemmeno salvato posti di lavoro o evitato chiusure: "Le liberalizzazioni hanno avuto effetti negativi sul piccolo commercio e al tempo stesso finito per cancellare dei valori etici fondamentali come il rispetto delle feste e del giorno di riposo dei lavoratori”, ha spiegato Daniela Maroni, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, come si può leggere su VareseNews. Viene quindi chiesto che siano le stesse Regioni a gestire i criteri di apertura per salvaguardare i piccoli esercizi. 

I contrari rimangono invece del parere che "in un momento di crisi è assurdo andare a ridurre le aperture festive e domenicali dei centri commerciali diminuendo così l’offerta di posti di lavoro”, ha sostenuto il consigliere di Forza Italia Giulio Gallera.

La regione Lombardia si è così allineata a Veneto, Umbria e Abruzzo, qualora arrivasse un quinto sì, si potrà avviare l’indizione della votazione proponendo il quesito alla Corte di Cassazione. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE