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ZURIGOLe banche cantonali hanno bisogno di capitalizzazione

23.09.14 - 15:20
Secondo uno studio degli analisti della Vontobel rilevano uno studio condotto su dieci istituti svizzerotedeschi
Foto d'archivio (Keystone)
Le banche cantonali hanno bisogno di capitalizzazione
Secondo uno studio degli analisti della Vontobel rilevano uno studio condotto su dieci istituti svizzerotedeschi

ZURIGO - Una forte capitalizzazione delle banche cantonali, confrontate con numerose sfide, è "assolutamente necessaria" secondo gli analisti della Vontobel. Essa permetterebbe anche di sopportare un calo dei prezzi nel mercato immobiliare del 30%, rilevano in uno studio condotto su dieci istituti svizzerotedeschi.

Le banche cantonali sono sottoposte a tutta una serie di fattori d'influenza, tra cui mercato immobiliare, politica monetaria della BNS, le numerose regolamentazioni in Svizzera e all'estero e la strategia del denaro pulito, ha dichiarato in una conferenza stampa a Zurigo l'analista della Vontobel Rocco Schilling.

Il contesto macroeconomico e regolatorio potrebbero frenare o addirittura ostacolare a breve-medio termine la crescita degli utili degli istituti. Assieme a una distribuzione degli utili stabile ciò comporterebbe un rallentamento della progressione della capitalizzazione.

A fine la quota di capitalizzazione delle dieci banche cantonali esaminate era compresa tra il 13,9 e il 18,9%, quindi in parte nettamente superiore alle esigenze poste dall'Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA). Gli istituti potrebbero così reggere anche a una forte diminuzione dei prezzi nel settore immobiliare.

Gli analisti della Vontobel hanno delineato uno scenario con una flessione del 30%. Ciò condurrebbe a notevoli perdite di crediti e a un importante incremento degli attivi ad alto rischio, cosa che si tradurrebbe in un chiaro peggioramento delle quote di capitalizzazione.

Tuttavia secondo lo studio nessuna delle banche cantonali esaminate scivolerebbe sotto la soglia che richiederebbe un intervento della FINMA. Tre di esse - quelle di Basilea Città, di San Gallo e di Zurigo - non rispetterebbero però le disposizioni attuali dell'Autorità in materia di capitalizzazione.

Un crollo simile dei prezzi immobiliari non è tuttavia atteso né dagli analisti della Vontobel né dalla maggioranza degli altri attori del mercato. In un sondaggio condotto presso un centinaio di investitori in obbligazioni solo il 2% si aspetta una contrazione di oltre il 20% nei prossimi cinque anni. Il 61% prevede invece - semmai - una correzione inferiore al 5%.

Poco probabile viene considerata anche una svolta per quanto concerne i tassi d'interesse in Svizzera, cosa che potrebbe comportare una simile correzione. La metà degli interrogati prospetta un aumento dei tassi non prima di tre anni. E per generare una progressione considerevole dei prezzi degli immobili l'incremento dovrebbe essere di oltre 3 punti percentuali.

Nel loro studio gli analisti danno agli istituti le stesse valutazioni come per la solidità finanziaria dei rispettivi cantoni. Quattro di essi ottengono la nota "Triple A" (Grigioni, Svitto, Zugo e Zurigo) e le altre "AA+" (Basilea Città, Basilea Campagna, Lucerna, Argovia, San Gallo e Turgovia).

Senza tener conto della garanzia di Stato le valutazioni migliori ("AA-") vengono ottenute dalle banche cantonali di Basilea Campagna, Svitto e Grigioni. Quelle di Lucerna, Argovia, Zugo e Zurigo avrebbero la nota "A+" e quelle di Basilea Città, San Gallo e Turgovia il voto "A". Un ottimo risultato: "a livello internazionale non vi sono molti istituti con una 'single A'", ha sottolineato Schilling.

ats

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