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BERNALe vittime di reati vanno informate della liberazione dell'aggressore, tranne quando...

17.09.14 - 18:46
Unica eccezione prevista dal Nazionale: l'informazione non deve "esporre il condannato a un serio pericolo"
Le vittime di reati vanno informate della liberazione dell'aggressore, tranne quando...
Unica eccezione prevista dal Nazionale: l'informazione non deve "esporre il condannato a un serio pericolo"
BERNA - Quando un aggressore esce di prigione, beneficia di un congedo o fugge dalla carcerazione, la vittima deve essere messa al corrente. Unica eccezione: l'informazione non deve "esporre il condannato a un serio pericolo". Lo ha ribadito oggi - con 94 voti contro 73 e 4 astensioni - il Consiglio nazionale discutendo la revisione della Legge concernente l'aiuto alle vittime di reato (LAV). Il dossier ritorna quindi Consiglio degli Stati per l'esame di questa (ultima) divergenza.

La modifica della LAV è frutto di un'iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Susanne Leutenegger-Oberholzer (PS/BL) volta a completare i diritti delle vittime nei procedimenti penali.

Concretamente, secondo la consigliera nazionale socialista, la LAV deve prevedere che la vittima sia informata dalle autorità anche sull'esecuzione della pena per il colpevole e su importanti decisioni riguardanti la stessa (se il condannato esce di prigione per un permesso o per una liberazione anticipata per esempio).

Nell'esaminare la proposta, gli Stati hanno tuttavia sostenuto che il diritto di essere informati non può essere assoluto. Esso deve decadere se si è in presenza di un interesse preponderante del condannato.

Il Nazionale non è invece d'accordo con questa prassi. La nozione di "interessi legittimi del condannato" che impedirebbero di informare la vittima sulla scarcerazione è troppo vaga e lascia spazio a troppo interpretazioni, ha sostenuto Isabelle Chevalley (PVL/VD). Per la vodese "il Parlamento deve elaborare e adottare leggi chiare e per questo motivo la divergenza con il Consiglio degli Stati va mantenuta". La maggioranza dei consiglieri nazionali le ha dato ragione.

Ats

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