Unica eccezione prevista dal Nazionale: l'informazione non deve "esporre il condannato a un serio pericolo"
La modifica della LAV è frutto di un'iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Susanne Leutenegger-Oberholzer (PS/BL) volta a completare i diritti delle vittime nei procedimenti penali.
Concretamente, secondo la consigliera nazionale socialista, la LAV deve prevedere che la vittima sia informata dalle autorità anche sull'esecuzione della pena per il colpevole e su importanti decisioni riguardanti la stessa (se il condannato esce di prigione per un permesso o per una liberazione anticipata per esempio).
Nell'esaminare la proposta, gli Stati hanno tuttavia sostenuto che il diritto di essere informati non può essere assoluto. Esso deve decadere se si è in presenza di un interesse preponderante del condannato.
Il Nazionale non è invece d'accordo con questa prassi. La nozione di "interessi legittimi del condannato" che impedirebbero di informare la vittima sulla scarcerazione è troppo vaga e lascia spazio a troppo interpretazioni, ha sostenuto Isabelle Chevalley (PVL/VD). Per la vodese "il Parlamento deve elaborare e adottare leggi chiare e per questo motivo la divergenza con il Consiglio degli Stati va mantenuta". La maggioranza dei consiglieri nazionali le ha dato ragione.
Ats