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BERNA - Quattro federazioni ebree e musulmane della Svizzera hanno lanciato oggi un appello comune "contro la violenza e per la pace" in Medio Oriente. Esse auspicano "una fine rapida della guerra e una pace durevole per tutti".
L'appello è stato lanciato dalla Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI), dalla Piattaforma degli ebrei liberali della Svizzera (PLJS/PJLS), dalla Federazione delle organizzazioni islamiche della Svizzera (FOIS) e dalla Coordinazione delle organizzazioni islamiche della Svizzera (KIOS).
Ebrei e musulmani nella Confederazione riconoscono che le loro comunità "non condividono le stesse idee sulle cause attuali e le soluzioni possibili" del conflitto. Ma esistono "molti punti" sui quali le comunità sono d'accordo, primo tra tutti la morte di civili che rattrista tutti quanti. Le quattro federazioni considerano "inaccettabile" e contrario alle proprie convinzioni religiose "abusare" di persone e istituzioni civili.
Malgrado la situazione in Medio Oriente, le organizzazioni vogliono continuare a intrattenere buone relazioni tra loro, evitando di incorrere in conflitti. Rispettando il diritto di esprimere la propria opinione politica, le quattro federazioni esortano ad "essere prudenti" nel modo di formulare delle proteste. "Quando esprimiamo le nostre opinioni nei media, in strada o su Internet non possiamo giustificare atti di razzismo, antisemitismo, violenza o altre forme d'intimidazione".
Le organizzazioni condannano "risolutamente tutte le espressioni di ostilità nei confronti di ebrei e musulmani, così come tutte le forme di razzismo", si legge in un comunicato congiunto. Esse esortano anche a "restaurare un dialogo costruttivo al fine di arginare le proprie divergenze d'opinione e ampliare il più possibile i campi d'azione per la cooperazione".
Ats
