Cerca e trova immobili

HCL - L'ANALISI5 punti e non solo: è un Lugano diverso

14.09.14 - 10:02
I bianconeri hanno iniziato il campionato non solo centrando due vittorie ma lasciando intravedere in maniera sensibile la mano e il carattere di Fischer
Keystone / Martial Trezzini
5 punti e non solo: è un Lugano diverso
I bianconeri hanno iniziato il campionato non solo centrando due vittorie ma lasciando intravedere in maniera sensibile la mano e il carattere di Fischer
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - Dopo il complicato prestagione forse in pochi potevano pensare che il Lugano sarebbe partito in questo nuovo campionato così bene: i 5 punti ottenuti contro Rapperswil e Ginevra portano con sè il carattere, le idee di gioco e di personalità del condottiero Patrick Fischer.

Condottiero, esattamente cosi perchè l'head coach sta riuscendo in quello che in pochi dei suoi predecessori era riuscito a fare: plasmare una squadra, con la S maiuscola, a sua immagine e somiglianza. Le due vittorie, frutto di un gran bel gioco, non sono però dovute al caso e se il buon Patrick si ostina a dire che il punto forte della sua formazione è la difesa, dopo sabato sera dovrà cambiare idea sull'attacco a sua disposizione.

È vero, venerdì il Lugano non ha praticamente concesso nulla ai Lakers in un esordio che poteva rivelarsi una trappola, visto che tutti si aspettavano una vittoria contro il Rapperswil; è altrettanto vero che la fase offensiva ci ha messo un pò a concretizzare la grande mole di gioco creata, ma è altrettanto vero che il Lugano ha espresso un gioco spumeggiante che raramente si era visto in passato.

La scorsa stagione è stata quella della costruzione, quella di quest'anno deve essere quella della svolta e con giocatori come Klasen e Pettersson, onestamente, sarebbe un "delitto sportivo" non farlo. Ecco perchè Fischer non può nascondersi e deve prendere atto, così come i tifosi bianconeri e la società, che questa squadra ha un potenziale offensivo devastante.

Sabato a Ginevra si è vista una fisicità sul ghiaccio che l'anno scorso mancava: il Ginevra dominava sempre negli scontri diretti su quel fronte, a Les Vernets i bianconeri questa volta non si sono tirati indietro neanche per un secondo. Si respirava un clima da playoff nella sfida contro le Aquile anche se l'eccessiva foga ha rischiato di costare caro con la penalità di Walker.

Però - a costo di essere ripetitivi - è da sottolineare la forza delle bocche da fuoco bianconere: Klasen, Pettersson, Filppula, Sannitz, Fazzini, Walsky (solo per citarne alcuni) hanno letteralmente fatto venire il mal di testa ai difensori ginevrini e non può essere un caso che i gol delle premiata ditta svedese hanno permesso al Lugano di imporsi in casa dello spauracchio dello scorso anno.

Per finire... non può essere un caso che il Lugano abbia vinto a Ginevra, ai rigori, con Merzlikins che para l'ultimo rigore decisivo a Noah Rod... il ragazzino terribile sei mesi fa fece piangere lacrime amare al club ticinese, ma questa volta Elvis avrebbe dato tutto pur di riprendersi la sua rivincita personale. Detto... fatto!

Questo Lugano è una squadra diversa e se continuerà a giocare così potrà togliersi tante soddisfazioni perchè ha una gran difesa (Fischer docet) nonostante qualche sbavatura palesata sabato in inferiorità numerica, ha un grande attacco (saremo ripetitivi...) e ha una grande coppia di portiere: Manzato venerdì col Rappi ha dimostrato che da titolare può giocare tranquillamente.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE