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Comida, Da Pont condannato per diffamazione Pene pecuniarie sospese, una multa e il pagamento delle spese legali per il direttore di Comida
BELLINZONA - Pene pecuniarie sospese, una multa e il pagamento delle spese legali. È in sintesi questa la condanna decisa in conclusione del processo in Pretura penale contro Christian Da Pont, il direttore di Comida, azienda che si occupava fino allo scorso anno di parte delle mense scolastiche del cantone.
L'imputato si era opposto al decreto d'accusa in cui veniva condannato per il reato di diffamazione ai danni di tre funzionari del Decs.
Da Pont è stato ritenuto colpevole di "diffamazione per aver, nel corso di una conferenza stampa ripresa in un articolo pubblicato sul Corriere del Ticino del 30.08.2012, incolpato e reso sospetto di condotta disonorevole" i tre funzionari del Decs accusandoli di essere stati gli architetti "...di una truffa ai danni di Comida..." (società a lui riconducibile) perpetrata attraverso l'estensione di un rapporto "...contenente informazioni incorrette, fuorvianti e volutamente a discredito di Comida..." contenente dati corretti "... in modo da renderli favorevoli alla gestione statale...".
L'accusato è stato quindi condannato a una pena pecuniaria di 15 aliquote giornaliere di 90 franchi per un totale di 1350 franchi (sospesi per un periodo di due anni). È stato pure multato per 270 franchi e costretto al pagamento delle tasse e spese giudiziarie per complessivi 850 franchi con motivazione scritta e 450 franchi senza motivazione scritta.
